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Chi è Reggie Walsh, il 16enne del Chelsea schierato titolare nella semifinale di Conference League

A soli 16 anni Reggie Walsh ha fatto il suo debutto da titolare con la prima squadra del Chelsea nella semifinale di ritorno di Conference League: è il terzo più giovane nella storia del club a partire dall’inizio in una competizione ufficiale.
A cura di Michele Mazzeo
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Una notte da ricordare per Reggie Walsh, talento classe 2008, che ha vissuto il suo primo vero momento da protagonista in maglia Chelsea. L'occasione è arrivata nella semifinale di ritorno di Conference League contro il Djurgarden, con i Blues forti del 4-1 conquistato all'andata in Svezia. Il tecnico Enzo Maresca, forte del largo vantaggio, ha deciso di premiare il baby centrocampista lanciandolo nell’undici iniziale.

Con i suoi 16 anni e 200 giorni, Walsh è diventato il terzo più giovane titolare di sempre del Chelsea in una gara ufficiale, dietro soltanto a Ian Hamilton (1967) e Kingsley Whiffen. Un traguardo straordinario per un ragazzo che, come raccontano dall’ambiente Cobham, vive da sempre per questi colori.

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Walsh è cresciuto a pochi passi da Stamford Bridge ed è entrato nel settore giovanile dei Blues a soli sette anni. Da allora ha scalato rapidamente tutte le categorie, imponendosi come uno dei centrocampisti più promettenti del vivaio. Gioca con sicurezza, ottima tecnica e personalità: qualità che lo hanno portato a rappresentare l’Inghilterra nelle selezioni Under 15, Under 16 e Under 17.

Il giovane talento ha debuttato con l’Under 18 del Chelsea già nel match d’apertura della stagione, confermando la sua crescita fulminea. Mercoledì è stato avvistato in allenamento con la prima squadra, segnale che Maresca lo stava tenendo in considerazione. Ma che potesse partire da titolare in una semifinale europea era difficile da immaginare.

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A confermare la stima nei suoi confronti, le parole dello stesso Enzo Maresca, che ha spiegato così la scelta: "Il suo talento è molto buono. La tecnica è fantastica. Mi piace molto. Tra le righe c'è del buono, si vede subito che ha qualcosa di speciale. Sicuramente a 17, 18 anni deve lavorare duro e continuare. Mi piace anche la sua personalità, ha lavorato con noi durante la stagione. Non è timido, chiede sempre la palla, urla e parla. Mi piace, è un bravo giocatore".

Walsh, attualmente al Year 11 scolastico (corrispondente al quarto superiore italiano) e impegnato negli esami GCSE, ha probabilmente dovuto mettere in pausa qualche sessione di ripasso per rispondere alla chiamata di Maresca. Ma è un sacrificio che difficilmente dimenticherà.

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