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Champions League Inter, Conte: “Dobbiamo uscire dal campo senza alcun rimpianto”

Antonio Conte ha parlato nella conferenza della vigilia del prossimo incontro di Champions League contro il Borussia Moenchgladbach di martedì sera in Germania. Con l’obbligo di vincere per sperare nella qualificazione: “Se non siamo più arbitri del nostro destino è perché siamo mancati in alcuni momenti importanti”
A cura di Alessio Pediglieri
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Antonio Conte presenta la prossima sfida di Champions League dell'Inter che volerà in terra tedesca nella speranza di una quasi impossibile qualificazione. I nerazzurri sono ultimi del Girone B, a quota 2 punti dopo 4 partite e dovranno vincere le gare che restano nella speranza di una sequenza precisa degli eventi. Altrimenti sarà eliminazione e – forse – approdo in Europa League. Un quasi fallimento, questa campagna europea che si preannunciava di tutt'altro aspetto soprattutto davanti ad un girone non impossibile. E invece, oggi l'Inter è all'ultima spiaggia.

L'ambiente vive come suo solito, di alti e bassi alternando prestazioni importanti – come quella contro il Sassuolo – ad altre incolori e con una mancanza che sembra quasi cronica nella gestione degli eventi, mancando di continuità nel gioco, nel rendimento e nei risultati.

L'obiettivo dichiarato è andare in Germania a sfidare il Borussia Moenchgladbach con la testa sgombra e la massima concentrazione: "Dopo la sconfitta contro il Real Madrid dopo piovute critiche da ogni dove dimenticando che era una partita segnata: sotto per un rigore dopo 4 minuti e in dieci contro undici dal 30′. Confermo che mi era piaciuta la reazione ma è evidente che fosse una gara tremendamente in salita. Sfido chiunque a cambiare in quelle condizioni e vincere".

La qualificazione passa per la vittoria e nella speranza che alcuni altri risultati sorridano ai nerazzurri, altrimenti resta lo specchietto dell'Europa League, per chi arriva terzo: "Non siamo più arbitri del nostro destino e questo è figlio di momenti importanti in cui siamo mancati. E' comunque una vetrina fondamentale per testare noi stessi, con partite da dentro o fuori come accade spesso in Europa. Affrontiamo una squadra forte, motivata, in salute che ci permetterà di capire ancora una volta dove siamo arrivati".

Sulle difficoltà incontrate fino ad oggi sia in campionato che in Champions, Conte ribadisce il solito concetto della necessità di avere tempo per trovare gli equilibri giusti tra cui Hakimi tra i più attesi e i più deludenti: "Ci siamo ritrovati a gettare alcuni giocatori non pronti nella mischia e altri che avrebbero avuto bisogno di maggior tempo per assimilare alcuni concetti. Invece non è andata così e questo continuo a sottolinearlo: c'è chi è entrato in corsa, senza soste, senza il tempo necessario". 

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