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Caso tamponi, Lotito condannato a due mesi di squalifica: resta consigliere Figc

La sentenza della Corte Federale della Figc sul processo bis per il caso tamponi punisce la Lazio. I giudici hanno inflitto due mesi di inibizione per Claudio Lotito, cinque per i medici biancocelesti Pulcini e Rodia. Lotito nonostante i due mesi di squalifica mantiene la carica di consigliere della Federcalcio.
A cura di Alessio Morra
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La Corte Federale della FIGC ha emesso la sentenza sul processo bis per il caso-tamponi che vedeva coinvolta la Lazio, per una vicenda accaduta nella scorsa stagione. La Procura ha punito i medici della Lazio Rodia e Pulcini che hanno ricevuto 5 mesi di inibizione e soprattutto il presidente del club biancoceleste Claudio Lotito che è stato sanzionato con 2 mesi di inibizione. Inoltre sono stati inflitti 50 mila euro di multa alla società. Questa sentenza permette a Lotito di mantenere la sua carica come consigliere della Federcalcio. Per decadere da quel ruolo il numero uno della Lazio avrebbe dovuto subire una condanna di almeno 10 mesi.

Il ricorso della Lazio è stato parzialmente accolto, perché in primo grado le sanzioni erano state peggiori. Lotito era stato condannato a una squalifica di 7 mesi e successivamente punito dalla Corte Federale con 12 mesi di inibizioni, sanzione che avrebbe fatto scattare l'automatica decadenza dal consiglio federale, carica per la quale era stato eletto in quota Lega Serie A lo scorso febbraio insieme all'a.d. dell'Inter Marotta. Questo il comunicato della FIGC: "La corte presieduta da Marco Lipari, chiamata dal Collegio di Garanzia del Coni ad effettuare una nuova valutazione della misura della sanzione sul ‘caso tamponi' legato alla Lazio, ha parzialmente accolto i reclami proposti dal presidente del club, Claudio Lotito, dai medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia e dalla S.S. Lazio, determinando la sanzione in 2 mesi di inibizione per Lotito e in 5 mesi di inibizione per Pulcini e Rodia. La società biancoceleste è stata sanzionata con 50mila euro di ammenda".

La Corte Federale doveva quantificare la sanzione valutando il verdetto espresso del Collegio di garanzia dello Sport per Lotito e per i medici per la questione della mancata comunicazione alle ASL della positività di alcuni calciatori e membri dello staff, verdetto in cui era stata ribadita la loro responsabilità per aver schierato un giocatore nelle partite con il Torino (1 novembre 2020) e la Juventus (8 novembre).

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