Caso Mazzoleni, spunta “una scultura posizionata nel giardino antistante la sede del Cagliari”
Dal polverone di polemiche seguite al contestatissimo arbitraggio di Doveri durante Benevento-Cagliari – col supporto altrettanto contestato di Mazzoleni al VAR – la certezza uscita fuori il giorno dopo è che Rizzoli ha messo a riposo entrambi per il turno infrasettimanale, scelta tutt'altro che banale, visto che il designatore è a corto di personale a causa del fatto che i nostri migliori esponenti della categoria – da Orsato a Valeri – sono in Turchia nel raduno di preparazione agli Europei.
Se da un lato c'è la volontà di far ritrovare serenità al duo protagonista del rigore prima concesso e poi revocato al Benevento, dall'altro c'è sicuramente un giudizio non buono sull'operato di entrambi da parte di Rizzoli: Mazzoleni non sarebbe dovuto intervenire a termini di protocollo per valutare dal video l'entità di un contatto, non trattandosi di "chiaro ed evidente errore", esattamente come aveva fatto la settimana prima per un caso simile su Osimhen in Napoli-Cagliari, mentre dal canto suo Doveri non avrebbe dovuto ritenere che via monitor si potesse valutare quel contatto meglio che dal vivo e a velocità normale, quando lo aveva ritenuto da rigore.
Da Benevento le polemiche non si placano e se il Ds Foggia si è visto comminare una squalifica fino al 25 maggio per lo sfogo contro Mazzoleni all'uscita dello stadio, per il presidente Vigorito è in arrivo il deferimento per le durissime dichiarazioni pronunciate a caldo: "È una vergogna, quando vogliono ammazzare una squadra del Sud, c’è Mazzoleni al Var".
La senatrice Sandra Lonardo, moglie del Sindaco di Benevento Clemente Mastella, ha annunciato un'interrogazione parlamentare, in cui chiede al premier se sia a conoscenza "dei rapporti tra il fratello di Mazzoleni e il Cagliari di Cellino, proprietario del Cagliari fino a qualche tempo fa, che acquistò una scultura tramite Mario Mazzoleni, fratello del ‘varista' del Cagliari, oggi posizionata nel giardino antistante la sede del Cagliari". Detto che si tratta della vecchia sede del club isolano, le accuse restano pesantissime, chiamando in causa la buona fede del 46enne arbitro di Bergamo.
