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Calciomercato Inter, l’incompiuta di Conte: in mediana si dovrà accontentare

Tanti colpi inesplosi soprattutto in uscita: Brozovic, Perisic, Nainggolan, Skriniar, Eriksen. Tutti giocatori messi sul mercato per ottenere il ‘tesoretto’ necessario per arrivare a Kantè, che è rimasto al Chelsea. Conte si ritrova una rosa più ricca (Hakimi, Kolarov, Vidal) ma con tanti scontenti e mezze soluzioni. Soprattutto in mediana.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il gong è arrivato ma non è arrivato il tanto sospirato colpo finale da parte dell'Inter per rinforzare la squadra di Antonio Conte. Che in questo convulso mercato estivo-autunnale post Covid resta un'incompiuta e con la sensazione che qualcosa di meglio si sarebbe potuto e dovuto fare. Un paio di buoni acquisti sono stati piazzati, come Hakimi, Kolarov e Darmian sulle fasce e con un Vidal in più nel motore di mediana. Poi null'altro. E se sul fronte acquisti Conte è rimasto con l'acquolina in bocca anche sul piano delle cessioni non è andato tutto come era stato previsto.

Nelle ore precedenti alla conclusione ufficiale della sessione di inizio stagione dovevano essere piazzati alcuni giocatori in esubero che però alla fine sono rimasti in rosa. Tra tutti, Radja Nainggolan che aveva detto ufficialmente di voler lasciare l'Inter per trasferirsi a Cagliari ma proprio quando tutto sembrava fatto, per il belga è svanita la possibilità con i due clun che non hanno trovato l'accordo economico. Così, il ‘ninja' tornerà suo malgrado a disposizione di Conte almeno fino a gennaio. Un po' ciò che era accaduto a Ivan Perisic, di rientro dal Bayern Monaco che non lo ha voluto riscattare al prezzo dei nerazzurri.

In rosa è rimasto anche Skriniar, giocatore che l'Inter ha valutato 60 milioni di euro e che Conte ha ritenuto cedibile ma per il quale le offerte non hanno superato i 35-40 milioni. Un'altra mancata cessione che ha condizionato pesantemente il mercato in entrata perché senza il ‘tesoretto' a disposizione l'assalto a Kantè – unico reale pallino insieme a Vidal – non è nemmeno potuto iniziare in modo concreto. Bene per la difesa, che ha perso Godin, ma che riparte dalla struttura dell'anno scorso, un po' meno per il centrocampo.

In mediana ci potrebbero essere i problemi maggiori per Conte. Tanti scontenti sono rimasti in rosa e altri considerati cedibili si sono evidentemente sentiti considerati in secondo piano. C'è ad esempio Brozovic, che l'Inter ha provato a piazzare in un paio di occasioni, non ci sono più Asamoah (che ha rescisso) e Candreva (alla Sampdoria) e nemmeno Biraghi (di rientro alla Fiorentina) e non è arrivato in extremis nemmeno Moses (sempre da Londra). Senza dimenticare il lato oscuro di Eriksen, un giorno messo sul mercato un altro inserito come trequartista ma senza mai avere la reale e piena fiducia.

In attacco è cambiato poco o nulla, visto che la mossa vincente era stata già fatta in anticipo, con il riscatto di Sanchez dal Manchester. Tenendo Lautaro – più per impossibilità del Barcellona che per le proprie capacità – con Lukaku e il ‘Maravilla' il reparto non ha falle. Alle spalle c'è Pinamonti che offre più garanzie di Esposito, grazie alle sue esperienze in prestito e dunque per Conte non ci sarà difficoltà a scegliere dal mazzo.

Acquisti

Vidal (c, Barcellona)

Pinamonti (a, Inter)

Males (a, Lucerna)

Kolarov (d, Roma)

Hakimi (d, Borussia Dortmund)

Sanchez (a, Manchester Utd)

Perisic (a, Bayern fp)

Nainggolan (c, Cagliari fp)

Dimarco (d, Verona fp)

Vagiannidis (d, Panathinaikos)

Darmian (d. Parma)

Cessioni

Godin (d, Cagliari)

Vergani (a, Bologna)

Lazaro (c, Borussia M'Gladbach)

Joao Mario (c, Sporting Lisbona)

Longo (a, Vicenza)

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