Calcio italiano umiliato, Pasquale Bruno era in Inghilterra durante Milan-Fiorentina: “Ho pregato il pub”

Pasquale Bruno ci mette poco a far capire l'attuale considerazione che all'estero hanno del calcio italiano, decisamente umiliante per una Serie A che fino a qualche anno fa dettava legge, attirando fior di campioni ed esportando il proprio prodotto con orgoglio in tutto il mondo. "Domenica ero in Inghilterra per lavoro, per seguire Liverpool-United, poi sono andato al pub con alcuni amici e per vedere Milan-Fiorentina abbiamo dovuto pregare i titolari del pub…", racconta l'ex roccioso difensore di Juventus, Torino e Fiorentina tra le altre. Il 63enne pugliese spiega poi il motivo, ovvero la difficoltà di far mettere sulla TV del locale il posticipo domenicale del nostro campionato: "Ho dovuto pregarli, perché il calcio italiano all'estero è considerato pochissimo".
Pasquale Bruno fa a pezzi Santiago Gimenez: "Un simulatore, francamente scarso"
Da questa considerazione, Bruno parte all'attacco dell'attaccante rossonero Santiago Gimenez e di altri calciatori che come lui – è questa l'opinione dell'ex difensore soprannominato ‘O' animale' per i suoi interventi non esattamente in punta di fioretto – si lasciano andare a simulazioni in campo: "Il motivo è soprattutto per colpa di giocatori e di situazioni come quella che è costata alla Fiorentina la sconfitta col Milan – dice Bruno a ‘La Nazione', riferendosi al calcio di rigore concesso dopo l'intervento del VAR per la manata di Parisi al 24enne messicano – I simulatori sono il male del calcio".
"Questo attaccante, francamente scarso, ha preso in giro tutti. I tifosi della Fiorentina, gli appassionati del pallone italiani. Tutti coloro, insomma, che amano il calcio e in Italia sono costretti ad assistere a fatti scandalosi come quello di domenica – continua Bruno, rimasto molto legato ai colori viola – Un calciatore simula perché è scarso. È uno che ha paura di prendere i fischi della gente perché non gli riesce di fare un dribbling o inventarsi una giocata".
L'ex difensore: "Io non gliela avrei fatta passare e di conseguenza sarei stato sicuramente espulso"
L'attuale opinionista pensa a cosa sarebbe successo ai suoi tempi in una situazione del genere: "Mentre rivedevo l'episodio, ho pensato a chi come me, Passarella o anche Montero, o magari i compagni di mille partite come Policano e Annoni, avrebbe reagito davanti a una ‘caduta' del genere, io non gliela avrei fatta passare. E di conseguenza sarei stato sicuramente espulso. Se mi è mai successo? Quando hai a che fare con campioni come ho affrontato io, un Roberto Baggio o un Van Basten, di sicuro non ti trovi davanti Gimenez o Conceiçao o anche Saelemaekers o Ricci, che spesso in area fanno quella cosa lì".