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Buffon e la lezione a quel giornalista: “Sta perdendo umiltà, dopo 5′ mi ha mandato un messaggio”

Gigi Buffon è stato presentato oggi dal Parma, club dove ha fatto ritorno a distanza esatta di 20 anni, dopo aver lasciato per la seconda e ultima volta nella sua carriera la Juventus. Il 43enne portierone arriva in gialloblù con motivazioni massimali, ma anche tanta umiltà: ha spiegato bene il concetto a un giornalista…
A cura di Paolo Fiorenza
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È stato il ‘Buffon Day' a Parma, con la presentazione in grande stile del portiere tornato a vestire i colori gialloblù a 20 anni esatti dall'addio del 2001. Un ritorno accompagnato da qualche spruzzo di veleno da parte di alcuni tifosi che ancora non gli hanno perdonato la scelta di abbandonarli all'epoca per andare alla Juventus. Oggi nessuna ombra ha turbato la chiacchierata del 43enne toscano coi giornalisti nella sala stampa dello stadio Tardini, presente anche il presidente dei ducali Kyle Krause.

Un Buffon sereno e molto sicuro di sé e del suo attuale livello: quello che è certo è che a Parma non è venuto a svernare, ma per riportare subito la squadra di Maresca in Serie A. "Avevo bisogno di una ventina di giorni per ricaricare le pile e fare la scelta che poteva emozionarmi di più – spiega il carrarino – Posso dire di essere un portiere molto forte se il mio coinvolgimento è totale, altrimenti rischio brutte figure. Per me Parma è la scelta perfetta per l'ultima sfida. Ho pensato a tutte le opportunità che avevo, finché in una giornata mi è salito come uno starnuto, ho mandato un messaggio a mia moglie e le ho detto che saremmo andati a Parma. Lei non se lo aspettava, ma si fida di me e delle mie sensazioni".

Le parole di Buffon sgorgano tra tuffi del cuore e orgoglio che non vuole celare: "Sono passati 20 anni ma mi sembra ieri. Mi è venuta emozione, orgoglio, e credo che in pochi possano dire di essere tornati in un posto ad alti livelli dopo 20 anni. Quelli normali fanno 10 anni di carriera, io torno e ho obiettivi importanti con la società e la dirigenza, che ha avuto tanta fiducia in me. Per chi ha tanta fiducia in me, io posso ripagarla".

Quanto ai tifosi, Buffon manda loro un messaggio: "A loro dico che la scelta di tornare arriva perché ho il desiderio di condividere con tutta Parma quelli che saranno i risultati della squadra, che spero siano importanti. Gli attestati di stima sono sempre arrivati quando tornavo, ed ero sempre toccato e mi ha fatto piacere. Io allo stesso modo ho sempre parlato del Parma in maniera entusiastica, ho dato ai parmigiani quanto meritavano. La verità è che in tutte le squadre in cui sono stato sono sempre stato un elemento aggregante, lungi da me dal diventare qualcosa di divisivo. Il rispetto, l'amore, la stima vanno conquistati, e lo sento da tanti. Mi sono arrivati molti messaggi e mi hanno influenzato".

Buffon si toglie poi un sassolino dalla scarpa nei confronti della stampa, svelando lo scambio di messaggi con un giornalista che gli aveva chiesto perché scendesse in Serie B: "Gli ho detto che anche lui sta perdendo umiltà, ha perso di vista le cose. Se si fa la ramanzina per la Superlega, non la si può fare anche perché si va a giocare in B. Dopo cinque minuti mi ha mandato un messaggio più congeniale… Dal 2006 non è cambiato niente, allora scelsi la Juve non in B, ma scelsi la Juve. Nel 2021 scelgo il Parma, non la B. Il pallone è tondo, le vittorie valgono tre punti, e chi subisce meno gol torna in A. Io mi diverto sempre, ed è la passione di quello che faccio e che ho dentro, finché l'avrò continuerò".

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