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Bufera Liverpool dopo le parole di Klopp: chiesta un’indagine per false positività al Covid

Il Liverpool è nella bufera dopo le parole di Klopp pronunciate in conferenza stampa. Frasi che stanno portando all’apertura di un’indagine nei confronti dei Reds con l’accusa di false positività al Covid.
A cura di Fabrizio Rinelli
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“La scorsa settimana abbiamo avuto un vero e proprio focolaio ed è emerso che avevamo molti falsi positivi, ma le regole sono come sono, quindi tutti questi giocatori che sono falsi positivi non possono giocare". La frase di Jurgen Klopp, pronunciata a seguito della vittoria del Liverpool contro lo Shrewsbury, valida per il terzo turno di FA Cup, ha scatenato l'ira di diversi club inglesi. Il tecnico dei Reds ha di fatto sottolineato un concetto ben preciso: "L'unico vero positivo è  Trent Alexander-Arnold e tutto il resto erano falsi positivi".

Il focolaio Covid (o presunto tale) scoppiato in casa Liverpool alla vigilia della gara contro l’Arsenal, andata della Carabao Cup, ha portato di fatto al rinvio della sfida contro i Gunners. Ma le parole dello stesso allenatore dei Reds hanno fatto infuriare gli altri club. Secondo quanto scritto da ‘The Athletic', alcune società avrebbero avanzato dei dubbi per presunti casi di false positività al Covid comunicati dallo stesso Liverpool. Ecco perché è stato chiesto alla English Football League (l'ente che organizza la Carabao Cup) di aprire un'indagine.

Cosa può rischiare il Liverpool

"Avendo ora esaminato completamente le circostanze coinvolte, la lega ha accettato la richiesta del Liverpool dopo aver stabilito, anche se con riluttanza, che un rinvio era l'unica opzione poiché il club cerca di mitigare l'ulteriore rischio di infezione tra la sua squadra e il personale, oltre a garantire che la salute pubblica fosse protetta non viaggiando da Liverpool a Londra". Con questa motivazione era stata rinviata la sfida contro l'Arsenal. Ma le frasi di Klopp in conferenza stampa hanno poi aperto dubbi sulla veridicità della vicenda.

Il Liverpool, sempre secondo quanto raccontato da Klopp, si era sottoposto a tre giri di tamponi: prima a quelli rapidi (LFD), poi a quelli molecolari (PCR) e quindi a un secondo giro di molecolari, che avrebbe poi rivelato le false positività. Ma a quel punto la partita era già stata rinviata. Ecco perché i club rivali chiedono di sapere il momento esatto in cui il club è venuto a conoscenza delle positività dei propri tesserati. Se dovessero emergere anomalie è chiaro che i Reds possano rischiare pesantissime sanzioni. L'accusa sarebbe quella di aver fatto rinviare una partita ufficiale senza una regolare motivazione.

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