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“Bravo, ma quello di Pjanic era valido”: Locatelli racconta la reazione della nonna al gol alla Juve

Manuel Locatelli si è presentato in conferenza stampa alla Continassa come nuovo calciatore della Juventus. Il centrocampista campione d’Europa con l’Italia ha raccontato la reazione della nonna al suo gol alla Juventus nell’ottobre del 2016 quando era un giocatore del Milan per descrivere la passione bianconera sua e della sua famiglia.
A cura di Vito Lamorte
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Manuel Locatelli è un nuovo calciatore della Juventus e darà una grossa mano a Massimiliano Allegri a mettere a posto la mediana, il punto debole della scorsa stagione. Il centrocampista della Nazionale campione d'Europa è stato al centro di una trattativa lunga e impegnativa tra i bianconeri e il Sassuolo ma, alla fine, è stata trovata la formula giusta: un prestito biennale a zero euro, che dall’esercizio finanziario 2023-2024 diventa obbligo di riscatto pagabile in tre rate da dodici milioni. Un'operazione che ha destato parecchie discussioni ma che è convenuta ha entrambe le società per chiudere una trattativa che iniziava ad assumere dei contorni di una fiction.

Oggi il calciatore classe 1998 nei giorni scorsi ha svolto i primi allenamenti con i nuovi compagni e oggi è stato presentato alla stampa alla Continassa. Locatelli ha affermato subito dopo aver firmato di venire da una famiglia di grandi tifosi della Vecchia Signora e nel corso della sua prima conferenza ha raccontato un aneddoto che si riferisce al gol che segnò contro i bianconeri nell'ottobre del 2016, quando indossava la maglia del Milan: "In quel momento tifavo Milan, era la mia squadra. Mia nonna è una juventina sfegatata, mi guardò e mi disse: ‘Bello il gol, ma era regolare quello di Pjanic'".

Locatelli venne lanciato in prima squadra da Vincenzo Montella e dopo aver realizzato il primo gol in Serie A nella partita vinta 4-3 contro il Sassuolo permise al Milan di battere i bianconeri dopo quattro anni con un bolide di destro sotto l'incrocio dei pali che Buffon non riuscì a intercettare. Quella fu la notte in cui il nome di Manuel diventò noto a tutti e forse fu la data che gli concesse una notorietà e delle responsabilità per cui non era ancora pronto. Adesso il suo viaggio continuerà con la maglia della Juventus e ha dichiarato: "È sempre stato il mio sogno da bambino". 

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