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“Barella è un campione, Cassano non lo è mai stato”: Marotta a sorpresa stronca FantAntonio

Beppe Marotta ha incensato pubblicamente Nicolò Barella, che potrebbe diventare il capitano del futuro dell’Inter, prossimo al rinnovo. Il dirigente nerazzurro ha tracciato le differenze tra il centrocampista e un altro talento, ovvero Antonio Cassano che però a suo dire non è mai diventato un “campione”.
A cura di Marco Beltrami
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Negli ultimi anni, da quando ha appeso le scarpette al chiodo, ci ha abituati a giudizi diretti. Antonio Cassano non è uno che le cose le manda a dire e l'ha confermato in più di un'occasione nel corso delle sue dirette alla Bobo TV, con il padrone di casa Christian Vieri. Questa volta però, è stato l'ex funambolo barese ad essere oggetto di dichiarazioni perentorie da parte di , suo ex dirigente ai tempi della Sampdoria.

L'attuale amministratore delegato dell'Inter, è intervenuto in occasione del Festival dello Sport a Trento. Un'occasione per Marotta per affrontare diversi temi, in primis quelli relativa alla crescita esponenziale di alcuni suoi giocatori. Primo tra tutti, Nicolò Barella che dopo una stagione eccezionale culminata nello Scudetto nerazzurro si è laureato campione d'Europa. E Marotta lo ha incensato così: "Nicolò è uno dei casi della differenza tra talento e campione: da talento, è diventato campione".

E per rendere meglio l'idea, l'attuale amministratore delegato dell'Inter ha tirato in ballo proprio Cassano, sottolineando proprio le differenze con Barella. Se il talento dell'ex di Bari, Roma, Real Madrid, Inter e Milan non è mai stato in discussione, altrettanto non si può dire per altre qualità a giudizio di Marotta: "Cassano, per esempio, da talento non è mai diventato campione. Non ha mai accompagnato le qualità tecniche a quelle umane. Barella si è affermato con sempre maggiore continuità e oggi ci troviamo di fronte a un campione".

Un campione che l'Inter non vuole lasciarsi scappare. Per questo c'è già sul tavolo il possibile adeguamento del contratto e un futuro anche da capitano: "Occorre gratificarlo per quello che ha fatto, con un adeguamento del contratto pari a quello di una fascia importante di giocatori che fanno parte dell'Inter. Nelle prossime settimane ci arriveremo. Sarebbe bello, Handanovic ha la sua età e Barella è più giovane. Capitano non si diventa per caso: occorre avere le qualità umane e tecniche per essere un leader. Barella può iniziare a diventare un nostro leader".

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