Armando Izzo costretto a giustificarsi dopo l’esultanza per il gol al Napoli
Armando Izzo ha sfiorato il gol partita per un Torino che ha fatto l'impossibile per strappare un successo fondamentale per la propria classifica. Contro il Napoli, al San Paolo, approfittando del calo evidente degli azzurri di Rino Gattuso. Ma la sua rete è stata pareggiata in extremis da Lorenzo Insigne che ha rimesso le cose a posto, per l'1- finale. Un gol del difensore gramata dal retrogusto particolare, lui napoletano di Scampia che ha segnato alla sua gente, motivo per cui è finito sotto la spirale delle critiche.
Scusarsi o spiegare l'esultanza per un gol senza aver fatto alcunchè di male è il segno che qualcosa di distorto resta anche in questo calcio post Covid, orfano dei tifosi allo stadio ma non di quelli da tastiera, che si sono moltiplicati. E che spesso, però, si trasformano più in haters che in veri appassionati.
Finisce così che Armando Izzo, difensore del Torino di origini napoletane, si è sentito in dovere di spiegare perché una volta messa la palla in porta al San Paolo non abbia accennato alcuna esitazione nell'esultare per la squadra con la quale gioca, il Torino. Anche se il Napoli, era e resta più di un semplice avversario: "Ci tenevo a chiarire alcune cose riguardo il goal di ieri sera, sono napoletano, e adoro la mia città ma sono un professionista e difendo il mio club e il mio lavoro" scritto sul suo profilo ufficiale Instagram
Una spiegazione che in un mondo normale non avrebbe avuto motivo di esserci ma che è diventata però doverosa per le tante, troppe, critiche piovute sull'esterno difensivo granata, reo di aver tradito Napoli: "L’esultanza è stato un momento di gioia per tutti i sacrifici, i momenti duri di questi mesi miei, del mio club, e dei miei compagni di squadra. Non è mia intenzione mancare di rispetto alle mie origini che adoro, al mio presente e alla mia professionalità.💙
Buon natale"