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Antonio Di Natale, l’amore per l’Udinese e il no alla Juventus: “Fiero di averlo detto”

Nell’estate del 2010 Antonio Di Natale poteva diventare un calciatore della Juventus ma l’attaccante napoletano decise di non lasciare Udine ascoltando le esigenze della sua famiglia e mettendole davanti alle sue. A distanza di anni l’ex numero 10 del club friulano ha sempre motivato la sua scelta: “No alla Juve? Fiero di averlo detto. Fu una scelta di cuore, rimasi felice a Udine”.
A cura di Vito Lamorte
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Antonio Di Natale è il sesto realizzatore di sempre della Serie A con 209 gol e ha vinto per due stagioni consecutive (2009-2010 e 2010-2011) la classifica cannonieri del campionato italiano. In quel biennio l'attaccante napoletano dell'Udinese sembrava impossibile da fermare ma la sua storia poteva cambiare dopo aver vinto la prima volta la classifica dei bomber: dopo l'annata calcistica 2009-2010 la Juventus aveva cercato in tutti i modi di portarlo a Torino ma il numero 10 del club friulano disse di "no".

La Vecchia Signora veniva da un deludente settimo posto e alla sua guida si erano alternati Ciro Ferrara e Alberto Zaccheroni: doveva essere l'annata della rifondazione con gli arrivi di Diego e Felipe Melo ma fu una stagione da dimenticare. Per ripartire subito e non perdere il gap con le avversarie la società sabauda affidò la panchina a Gigi Delneri e aveva scelto Di Natale come uomo di punta da affiancare ad Alessandro Del Piero per riportare in alto la Juve.

Totò disse di no e negli anni successivi ha raccontato così quella scelta: "Sono sempre stato fatto così. Ogni scelta l'ho fatta sempre col cuore, con la testa e non guardo mai i soldi. Lì c'erano tanti soldi, una società importante e che aveva vinto tutto. Il mio procuratore mi chiamò e mi disse che c'era questa possibilità, io dissi: ‘Ti ringrazio, ringrazia anche la Juve ma io e la mia famiglia restiamo qua a Udine, mi sento uno di loro e mi piacerebbe finire qui la carriera'. Poi ho chiamato il presidente Pozzo e in due minuti si è risolto il problema".

Di Natale faceva gol a raffica e l'Udinese riusciva sempre ad ottenere una salvezza tranquilla, a volte riuscendo a cogliere risultati fuori dalle proprie ambizioni come la qualificazione ai preliminari di Champions League, e l'ambizione di misurasi in un contesto diverso e più prestigioso poteva essere legittima ma l'uomo da 227 gol con il club friulano mise davanti alle ambizioni personali la famiglia e la sua stabilità. Totò ha sempre motivato la sua scelta in maniera lineare e dopo tanto tempo ha confermato di non avere nessun rimpianto: "No alla Juve? Fiero di averlo detto. Fu una scelta di cuore, rimasi felice a Udine e, oggi, rivedendo la storia di Gigi Riva, mi viene ancora di più da pensare che ho fatto benissimo".

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