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Antonio Conte si lamenta del calendario: “Folle, fatto per mettere in difficoltà l’Inter”

All’Olimpico di Roma è finita 2-2 scontentando tutti. Fonseca e Conte hanno provato a cercare la vittoria non riuscendoci. Per i nerazzurri l’ennesima occasione mancata per mettere pressione alla Juventus. E il dito viene puntato sul calendario che non dà respiro ai nerazzurri: “Una anomalia strana con pochi giorni di recupero…”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter impatta sulla Roma all'Olimpico con un 2-2 che accontenta solamente in parte. Il bicchiere mezzo pieno è il recupero finale con la rete su rigore di Lukaku che consegna un risultato corretto al 90′, ma il resto è quasi tutto da dimenticare con più di una recriminazione per l'ennesima occasione di mettere pressione alla Juventus. Perché la Roma di Fonseca è squadra tosta e mai doma, ma non certo irresistibile ma lo sgambetto principale per Conte è un calendario che ha remato contro la sua Inter: "Calendario fatto per metterci in difficoltà, abbiamo sempre meno giorni di riposo. È un'anomalia strana… Io vi farei vedere il calendario dell'FC Internazionale. Perché questo sta passando inosservato. Il calendario nostro è folle. E' un calendario fatto per metterci in difficoltà, questo è fuori di dubbio"

La rabbia traspare nelle dichiarazioni del post partita dove risalta la voglia di spiegare perché la squadra ha trovato difficoltà forse inaspettate, di certo – dal punto di vista di Conte – maggiori rispetto ad altri: "Nei momenti di difficoltà, se devono tirare uno schiaffo lo tirano all'Inter. E' così, è stato così in passato ed è così anche ora. Se conta un giorno? Noi giochiamo a 30 gradi, arriviamo in città alle 4 di notte e giochiamo dopo due giorni. E secondo voi questo non conta tutto questo? Questo calendario è magico. I compromessi sono sempre negativi per l'Inter…"

Non voglio creare polemica, ma dire ai ragazzi che sono stati bravi. Quando la Lega ha scelto gli orari, forse non eravamo presenti… Questa è la terza partita che giochiamo con una squadra che ha 24-36 ore di recupero in più.

C'è anche spazio per parlare di arbitri e di decisioni che hanno condizionato alcune situazioni come nel caso del pareggio della Roma, ‘viziato' da un fallo iniziale su Lautaro Martinez non fischiato da Di Bello e che il VAR ha poi confermato non esserci: "Kolarov non prende la palla ma il calcagno di Lautaro ed era fallo e l'azione era da fermare. Però io con gli arbitri nutro massimo rispetto, anche loro stanno vivendo un momento di alta pressione. Non è giusto dargli contro al momento non lo meritano. Di Bello ha sbagliato ma ha fatto la sua partita. Certo, se vai 1-0 all'intervallo torni in campo con un altro spirito e la partita cambia"

Siamo arrivati a qualificarci in Champions con 4 giornate di anticipo distaccando di 14 punti la Roma che aveva lo stesso obiettivo, come Milan e Napoli. Non è cosa da poco: penso che in Italia il campionato sia diventato molto competitivo e tutte si sono attrezzate. Se il nostro è un campionato deludente, cosa devono dire gli altri?

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