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Anguissa al Napoli non sarà un Bakayoko-bis: “Ha stregato anche Bielsa”

Fisicità, qualità e una “buona testa”. Spalletti e il Napoli attendono Anguissa alla prova del campo. Il centrocampista camerunense del Fulham, 25 anni, arriva in azzurro con la formula del prestito con diritto di riscatto. A Marsiglia fece innamorare il ‘loco’ Bielsa. Lo preferì all’ex di Real Madrid e Chelsea, Lassana Diarra. E un motivo c’era.
A cura di Maurizio De Santis
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Andre-Frank Zambo Anguissa è il rinforzo a centrocampo che Luciano Spalletti attendeva e il Napoli gli ha regalato nelle ultime ore di mercato. Dal Fulham arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro, operazione che permette al club di preservare il bilancio già provato dalla mancata qualificazione in Champions per il secondo anno consecutivo. L'infortunio di Diego Demme e, al tempo stesso, la necessità di avere in rosa un calciatore che avesse maggiore fisicità, duttilità tattica e buone qualità tecniche hanno spinto i partenopei a scegliere il mediano camerunense rispetto ad altre opzioni sul taccuino, da Youssouf del Saint-Etienne fino a Berge dello Sheffield United.

Non sarà un Bakayoko-bis. In azzurro Anguissa (25 anni) sbarca con altre referenze e una diversa interpretazione del proprio ruolo che nel corso tempo ha sì visto limitare il raggio d'azione davanti alla difesa ma conserva caratteristiche che a Marsiglia fecero innamorare il ‘loco' Bielsa. Lo preferì all'ex di Real Madrid e Chelsea, Lassana Diarra. "Ha creduto in me e mi ha detto: hai molte qualità, ti inserirò nel gruppo", così il calciatore ha raccontato a The Athletic la sua esperienza in Francia.

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E un motivo c'era, basta avvolgere il nastro e risalire all'avventura in prestito al Villarreal. In Spagna conservano un ottimo ricordo del camerunense che, oltre al dribbling, ha un'ottima capacità di passaggio (lungo e corto), si esalta anche nel gioco offensivo ed è descritto come uno di quei giocatori che fa funzionare la squadra senza conquistare la ribalta. Copre tutto il campo: affonda il colpo e recupera palla, un elemento di lotta e di governo che "pensava di essere un 10 e alla fine ha giocato da 6 e da 8" da centrocampista difensivo e centrale.

Quale può essere la sua posizione nel Napoli di Spalletti? Anche in questo caso serve far scorrere la sequenza videoclip fino al recente passato, quando nel Marsiglia di Rudi Garcia (finalista di Europa League nella stagione 2017/2018) s'è mostrato perfetto sia nel ruolo di interno in un centrocampo a tre, sia nell'occupare una delle due caselle in mediana in un modulo come il 4-2-3-1. Fisicità, qualità e una "buona testa". Spalletti e il Napoli lo attendono.

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