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Ancelotti: “Conte è feroce: la sua Inter può interrompere l’egemonia della Juventus”

Carlo Ancelotti protagonista in Premier con il suo Everton capolista ha parlato del campionato italiano, facendo il punto sulla lotta per lo Scudetto. A suo dire, l’Inter di Antonio Conte ha tutte le carte in regola per lottare con la Juventus fino alla fine. Promosso a pieni voti anche il nuovo Milan targato Pioli, Maldini e Ibra.
A cura di Marco Beltrami
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4 partite e altrettante vittorie. Carlo Ancelotti guarda tutti dall’alto in Premier, con il suo Everton in vetta alla classifica a punteggio pieno e con alle porte il derby caldissimo contro il Liverpool. Momento d’oro dunque per Carletto che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha affrontato diversi argomenti, in primis quello relativo alle gerarchie nel campionato italiano. A detta del mister emiliano l’Inter ha tutte le carte in regola per interrompere il dominio della Juventus.

Chi sarà l’anti-Juventus? Carlo Ancelotti non sembra avere molti dubbi, per un campionato di Serie A destinato a suo dire a rivelarsi il più combattuto delle ultime stagioni: “L’Inter si è rinforzata in estate: può interrompere l’egemonia della Juventus. In generale, mi pare la serie A più incerta dell’ultimo decennio”. Un duello quello tra Juve e Inter reso ancor più intrigante dal dualismo tra Pirlo e Conte: "Quando si parla ad esempio di Pirlo allenatore e si osserva che è ancora acerbo per guidare la Juve, replico che per lavorare in panchina servono conoscenza della materia ed esperienza. Pirlo ha un’enorme competenza. Conte è un eccellente professionista. Ci sentiamo qualche volta al telefono, ha una feroce voglia di migliorarsi e di ampliare la sua cultura calcistica. Sono quelli come lui che fanno vincere le squadre".

E Ancelotti non può non riservare una battuta sul Milan. Il nuovo corso rossonero sta producendo gli effetti sperati. Merito del lavoro di Pioli e Maldini, che hanno a detta del manager dell’Everton un curriculum che parla da solo: "Il Milan sta bene. Pioli e Maldini hanno svolto un lavoro eccezionale negli ultimi sei mesi. Mai avuto dubbi sulle qualità di Maldini come dirigente: quando una persona è a posto, non sbaglia. L’esperienza è un requisito importante, ma si fa solo quando ti ritrovi in prima linea. Stefano è una persona di valore, come uomo e come professionista. Il curriculum parla chiaro: ha ottenuto risultati eccellenti in tutte le squadre che ha guidato”. E poi, c’è Ibrahimovic uno che fa sempre la differenza anche se non è più un ragazzino: “Ibra è Ibra. Quando trovi un calciatore come lui, fai bingo. Le motivazioni e l’orgoglio sono sempre state la sua forza, ma in assoluto Ibra è un signor professionista”.

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