Ambrosini pensa al figlio malato e alla mamma scomparsa: “La vita ci impone di reagire”
Campione che col Milan ha vinto tutto nei 15 anni trascorsi in rossonero (4 campionati e 2 Champions tra le altre cose), Massimo Ambrosini è poi diventato un'apprezzata seconda voce nelle telecronache calcistiche, con commenti sempre improntati a competenza ed equilibrio. Quell'equilibrio che il centrocampista marchigiano metteva in campo, rendendolo imprescindibile per ogni allenatore, e che a 46 anni sta cercando di riportare nella sua vita, provata negli ultimi mesi da due avvenimenti emotivamente molto pesanti.
Ambrosini il mese scorso ha perso la mamma Paola, alla quale era legatissimo, mentre in precedenza aveva dovuto incassare un altro cazzotto nello stomaco: una terribile diagnosi per il suo figlio più piccolo. Alessandro ha il diabete di tipo 1, malattia per la quale al momento non esiste cura e che accorcia l'aspettativa di vita se colpisce in tenera età. Un bambino di 3 anni, un figlio, una creatura innocente: il dolore nel ricevere una notizia così è incommensurabile.
"Da sei mesi la nostra vita è sconvolta. Mio figlio Alessandro ha il diabete di tipo 1 – aveva svelato l'ex nazionale azzurro ad inizio marzo, invitando a finanziare la ricerca sulla malattia – Purtroppo questa malattia non si vede, ma può avere conseguenze gravissime. Io e mia moglie Laura siamo costretti a tenere monitorata la sua glicemia e a fare iniezioni di insulina più volte al giorno".
Oggi Ambrosini compie 46 anni e ha pubblicato un post in cui torna sui grandi dolori vissuti recentemente, per cercare di farsi forza e ringraziare una persona in particolare che lo sta aiutando ad andare avanti: "Oggi è il mio compleanno – scrive l'ex milanista – Questo passato è stato un anno molto duro per me. Mi ha lasciato in ‘regalo' una brutta malattia per mio figlio e mi ha portato via qualche mese fa la mia mamma. Non c'è giorno in cui non pensi a quanto ingiusto che un bambino possa ammalarsi e non c'è attimo in cui, con tanta sofferenza, non senta vivo dentro il mio cuore il ricordo di una donna eccezionale".
"Ma la vita ci impone di reagire – continua il post – E reagire vuol dire nel mio caso provare a rendere ogni giorno migliore, insieme a mia moglie, la vita di mio figlio piccolo, accompagnare nella crescita gli altri nostri ragazzi e convivere con la dolce e consolatoria certezza di aver vissuto con l'esempio di una madre speciale".
"Faccio tutto questo con la consapevolezza di avere una moglie straordinariamente forte che mi ha sorretto quando ho barcollato, che mi ha stretto a sé quando il dolore era forte e insopportabile e il futuro era un incognita (ti amo Paola), con dei figli che mi emozionano profondamente, che mi riempiono il cuore ogni volta che guardo e con un papà è una sorella splendidi che hanno avuto la capacità di ‘assorbire' i colpi e ripartire e che sono e saranno sempre parte di me; e infine con degli amici veri grazie ai quali la vita assume sempre un valore diverso e migliore. Grazie per esserci e grazie per gli auguri, Massimo", conclude l'accorato messaggio.
