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Allenatore assunto e licenziato in mezza giornata: colpa di un terribile vecchio post sui social

Sandro Grande ex calciatore con un passato anche in Italia è stato prima assunto e poi licenziato in poche ore. Tutta colpa di un post social proveniente dal passato.
A cura di Marco Beltrami
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Dalla gioia per il nuovo incarico professionale, alla delusione per il licenziamento. Quella di Sandro Grande, tecnico canadese di chiare origini italiane e con un passato anche nel nostro calcio, è una storia a dir poco particolare. Il Montreal ha prima deciso di puntare su di lui assumendolo come allenatore della squadra riserve con tanto di comunicato ufficiale, e poi ha fatto dietrofront dandogli il benservito dopo poche ore. Il motivo sono alcuni post social del diretto interessato risalenti a diversi anni fa.

Il classe 1977 Sandro Grande è stato un ex centrocampista che ha militato anche in Italia con Isernia, Potenza, Frosinone, Brescia, Catanzaro e Albalonga, prima di girare per il modo e vestire le casacche di Viking, Molte, Suduva, Saint-Leonard, Les Etoiles de l’Est e appunto Montreal Impact. Al suo attivo anche 12 presenze e un gol con la nazionale canadese. Proprio in Canada ha iniziato la sua carriera da allenatore dopo il ritiro dal calcio giocato. L'CF Montreal (che fino al 2020 si è denominato Impact) ha deciso di affidargli la guida della squadra riserve dove militano anche i giovani talenti del club.

Sandro Grande in azione ai tempi del Canada
Sandro Grande in azione ai tempi del Canada

La scelta di puntare su Grande però ha scatenato un vero e proprio putiferio di polemiche. Infatti sono spuntati alcuni messaggi pubblicati sui suoi profili Facebook e Twitter nel lontano 2012. Il giorno dopo l'attentato a Pauline Marois, esponente di spicco del Parti Québécois partito politico nazionalista che rivendica la sovranità nazionale per la provincia canadese del Quebec, in cui ci furono due morti, sulla bacheca del tecnico apparvero parole pesantissime. Nel primo, su Facebook, i sovranisti venivano definiti "Stupidi" e "Montanari", nel secondo poi su Twitter si leggeva: "L'unico errore che il tiratore ha commesso ieri sera è stato mancare il bersaglio!!! Marois!!! La prossima volta amico! Spero!". A conferma di posizioni estremiste.

Grande si scusò subito per il primo messaggio, ma mai per il secondo visto che affermò che il suo account Twitter era stato violato. Dopo la sua nomina ecco dunque il polverone, con l'CF Montreal accusato sui social di mancanza di "sensibilità" ed "empatia". Il presidente del club ha provato a scusarsi, sottolineando il fatto di aver messo in primo piano il curriculum del tecnico pur consapevoli che l'incarico avrebbe fatto discutere: "Sandro è il miglior tattico del Canada. Il nostro giudizio è stato alterato dal nostro desiderio di dare a Sandro Grande una seconda possibilità. Eravamo accecati. Oggi dobbiamo ammettere che è stato un errore". In pratica, il Montreal aveva messo in preventivo le polemiche ma non si sarebbe mai aspettato tale veemenza.

Martedì la dirigenza del CF Montreal si è scusata con Pauline Marois, sottintendendo che ritiene che Grande fosse responsabile del messaggio. Ecco allora che dopo lo tsunami di recriminazioni, è arrivato il passo indietro. Grande è stato rimosso dall'incarico appena 15 ore dopo il suo ingaggio. Un licenziamento record, con il numero uno del club che si è assunto la responsabilità dell'errore al 100%. Ora alla guida della squadra riserve c'è Patrick Viollat.

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