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Allegri spiega perché il Var non cancellerà mai le polemiche: “Normale che non ci sia uniformità”

Dopo Genoa-Juventus Allegri ha spiegato perché a suo dire ci sarà sempre una valutazione di tipo soggettivo sugli episodi arbitrali, anche al Var.
A cura di Marco Beltrami
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A Massimiliano Allegri non piace parlare di episodi arbitrali e infatti anche dopo Genoa-Juventus l'allenatore non è entrato nel merito delle situazioni controverse. Nessun commento specifico sul tocco di mano di Bani non punito con l'eventuale rigore o sul mancato rosso a Malinoviskyi. Qualcosa però il tecnico toscano l'ha detta, spiegando il perché a suo dire il VAR non potrà mai cancellare le polemiche in campo.

Dopo aver commentato l'1-1 tra Genoa e Juventus, sottolineando il mancato cinismo dei suoi che non sono stati bravi ad "uccidere" la partita, Allegri è stato stuzzicato sugli episodi da moviola. Ha fatto discutere molto oltre alle scelte dell'arbitro Massa il mancato intervento del Var: "L’arbitro Massa ha diretto una buona partita, la terna è stata molto brava e quindi direi che sono molto contento. Non dò mai giudizi perché non fa parte del mio mestiere. In tutte le partite ci sono degli episodi che vengono valutati dal Var o in un modo o nell’altro e su quelli è difficile avere una linea guida unica perché l’episodio è soggettivo".

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E per questo Allegri ha fatto riferimento alle dichiarazioni del passato che fecero molto discutere in occasione di un'Atalanta-Juventus con un gol annullato dopo un minuto e mezzo dall'episodio discusso: "Fortunatamente 6-7 anni fa al primo episodio var quando ci fu annullato un gol in Atlanta-Juventus dopo un minuto e mezzo con Lichtsteiner che correndo prese il Papu Gomez in faccia. Dissi solamente che se entriamo nelle robe soggettive è un problema. Quindi polemiche non dobbiamo farne perché gli arbitri son bravi ma poi vengono fuori per forza perché la decisione viene spostata dal campo al var ed è una cosa normale".

Per l'allenatore della Juventus dunque anche con il Var non si potrà mai avere un'uniformità di giudizio: "Uniformità? È normale che non ci sia, perché sono casi soggettivi come il fuorigioco o il gol non gol, queste sono robe abbastanza vecchie e io modestamente l'ho detto un po' di anni fa. È tutto soggettivo e dopo la partita dovremmo stare qui a parlare di polemiche". 

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