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Allegri non gradisce la domanda, risposta sprezzante e numeri a caso: “3-7-2 e 8-8-1”

Se c’è una cosa che Massimiliano Allegri non gradisce è quando gli si parla di moduli e tattica: lo conferma la risposta sprezzante data a un giornalista dopo Roma-Juventus.
A cura di Paolo Fiorenza
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La sconfitta dell'Olimpico contro la Roma ha fermato la risalita della Juventus in classifica dopo quattro vittorie consecutive – con in mezzo la qualificazione agli ottavi di Europa League ai danni del Nantes – e nel dopo partita Massimiliano Allegri ha cercato di far capire a tutti le difficoltà psicologiche di una squadra che dopo la penalizzazione di 15 punti inflittale per la vicenda plusvalenze sente di non poter più sbagliare se vuole continuare a sperare nella qualificazione alla prossima Champions. Al momento i bianconeri sono in settima posizione, a 12 lunghezze dalla quarta piazza occupata in coabitazione da Roma e Milan, in attesa di sapere se il ricorso presentato al Collegio di Garanzia del CONI per annullare la sanzione avrà successo.

Allegri dal canto suo ha scelto di continuare nella sua narrazione che guarda solo al campo e lo ha ribadito anche dopo la battuta d'arresto di Roma: "Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli perché finora hanno fatto 50 punti. Momentaneamente siamo secondi, poi dicano tutti quello che gli pare. Non mi interessa". Così come all'allenatore livornese non interessa davvero quando il discorso si sposta su moduli e numeri. Lui è un teorico del calcio inteso come "una cosa semplice, in cui conta vincere", un mantra che non a caso è il titolo del suo libro pubblicato nel 2019 ("È molto semplice").

Il saluto caloroso tra Massimiliano Allegri e José Mourinho prima di Roma-Juventus
Il saluto caloroso tra Massimiliano Allegri e José Mourinho prima di Roma-Juventus

E dunque, quando nella conferenza post gara dell'Olimpico un giornalista gli ha chiesto "se a questo 4-3-3 possiamo iniziare ad abituarci, se lo vedremo presto, se l'ha convinta, se può essere un nuovo inizio per questa Juventus", Allegri ha destrutturato immediatamente il modo di analizzare il match che gli era stato proposto, sminuendo in maniera un po sprezzante la domanda fattagli: "Allora, parliamoci chiaro, non parliamo né di 4-3-3 né di 3-7-2 né di 8-8-1, di come vi piace a voi parlare di noi".

Fatta questa premessa per togliere importanza alla questione tattica che attiene allo schieramento in campo, il tecnico bianconero ha rimarcato ancora il concetto a lui caro: "Parliamo di una cosa, va bene? Che la Juventus ha fatto una buona partita che, indipendentemente dai numeri, 3-4, 3-5, 3-8, 3-9, non deve sicuramente abbatterci in niente. Perché la Juventus ha fatto 50 punti e questo nessuno se lo deve dimenticare. E siccome non è mai accaduto nella storia del calcio mondiale che a metà campionato siano stati tolti 15 punti, è normale che ad ogni pareggio o ogni sconfitta sembra che ci crolli il mondo addosso, perché giustamente uno vede la classifica".

Secondo Allegri il giudizio sul suo lavoro e su quello della squadra va fatto dunque sui punti ottenuti sul campo, ed è un giudizio positivo, anche se in ogni caso – pure qualora vengano restituiti i 15 punti di penalizzazione – il distacco dal Napoli capolista resterebbe abissale: "I ragazzi stanno facendo in campionato una stagione importante, indipendentemente che il Napoli sia a 65 punti. Potevamo fare qualche punto in più, qualcuno in meno, però nelle vicissitudini che sono capitate stanno facendo molto bene e quindi devono rimanere sereni, mettere da parte questa sconfitta che fa male e ripartire".

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