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Al-Khelaifi, elogi a Ceferin e una stilettata al cuore della Superlega: “Questo modello funziona”

Nel corso dell’Assemblea Generale dell’ECA, di cui è diventato presidente al posto di Andrea Agnelli, Al-Khelaifi ha sigillato l’intesa con Ceferin: “Amico mio, sei un uomo di parola”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Presidente del PSG e numero uno dell'ECA, Al-Khelaifi si è profuso in elogi per il suo parigrado nell'UEFA, Aleksander Ceferin definito senza mezzi termini in lingua slovena (quella del numero 1 UEFA) "moi prijatel", vale a dire amico mio. Un abbraccio virtuale su tutta la linea di condotta che  il massimo organismo del calcio europeo ha intrapreso da un paio di anni a questa parte e che non ha lasciato malgrado i tentativi di boicottaggio subiti, tra cui il peggiore: la Superlega dei traditori.

Dopotutto, è stato proprio Ceferin a defenestrare Andrea Agnelli da ogni carica all'interno del panorama calcistico continentale dopo il grande affronto della Super League di cui il patron della Juventus, insieme a Real Madrid e Barcellona si è fatto vanto di aver creato attorno ad altri 11 club, poi disgregatisi nel giro di un paio di giorni sotto le bordate UEFA. Ed è stato lo stesso Ceferin a consegnare il posto che fu di Agnelli all'ECA – l'Ente che controlla i Club europei – a Al-Khelaifi. Dunque, l'attuale riconoscenza da parte del proprietario del PSG era scontata.

Forse non ci si aspettava una dedizione così accorata nel sottolineare i rapporti fraterni tra i due: "Sei un uomo di parola. Di fronte alla nostra Assemblea Generale, ti ringrazio personalmente, avevi detto fin dall'inizio che avresti badato ai migliori interessi dei club. Ogni previsione che hai fatto si è avverata: c'è più influenza e più benessere per i club, una governance più progressista e più coesione europea". Insomma, tutto latte e miele il rapporto tra i due che vanno a braccetto verso il futuro. Alla faccia di chi ha provato frenare il tutto.

Il riferimento è alla Superlega, anche se Al-Khelaifi non la nominerà mai durante la 27esima Assemblea Generale della European Club Association, ma il richiamo è forte e chiaro e a più di qualche presidente saranno fischiate le orecchie: "I dubbiosi del modello calcistico europeo avevano torto. Per la prima volta in assoluto, UEFA ed ECA hanno collaborato dimostrando cosa può succedere quando lavoriamo insieme e i risultati sono molto migliori. Ricordo che alcune persone hanno cercato di abbattere il sistema per ottenere solo una piccola parte di queste cose l'anno scorso…" ha chiosato il magnate arabo riferendosi alla ‘frangia' separatista della Superlega.

Infine, il discorso è virato su temi più importanti degli stracci da far volare in casa tra i diversi contendenti ai massimi poteri: fair play e stabilità finanziaria. Due argomenti su cui Al-Khelaifi  ha confermato gli intenti a breve termine: "Verrà promosso ufficialmente entro la fine della stagione un progetto che porterà liquidità a breve termine. Vitale per tutti i club europei di tutte le forme e dimensioni per ristrutturare il proprio debito. Senza dimenticare l'abbattimento delle vecchie regole del fair play finanziario. Queste nuove regole sono progettate per garantire un migliore controllo dei costi, incoraggiando comunque gli investimenti che garantiranno il futuro sostenibile a lungo termine del nostro gioco"

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