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Adani sotterra l’ascia con Allegri: “Gran colpo del Milan, conosce il gioco, è arrivato il momento”

Lele Adani sorprende con le sue parole su Max Allegri al Milan: “Grande colpo, non è che ha vinto per caso. Sente che è la grande occasione per tornare a quello che era una volta”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Max Allegri è bello carico in vista della stagione che vedrà il suo ritorno sulla panchina del Milan a distanza di 11 anni. La vittoria nella seconda amichevole della tournée orientale, 4-2 sul Liverpool, ha evidenziato una prestazione convincente e un Leao che si candida a diventare quel leader maturo che tutti i tifosi aspettano da anni. "Vogliamo tornare in Champions League, il Milan è uno dei club più importanti al mondo e deve giocare la Champions – dice il 57enne livornese al suo arrivo a Perth, dove giovedì i rossoneri giocheranno l'ultimo test del tour contro i padroni di casa – Ho scelto il Milan perché amo questa squadra e non potevo dire di no. Faccio questo lavoro con passione e sono convinto che tutti insieme raggiungeremo gli obiettivi". E a sorpresa ne è convinto anche Lele Adani, che da anniè uno dei più feroci detrattori di Allegri e adesso tuttavia depone l'ascia di guerra e ha parole impregnate di fiducia per Max.

Lele Adani promuove Allegri al Milan: "Essere vincenti vuol dire esserlo sempre"

"Penso che Allegri al Milan sia un gran colpo, essere vincenti vuol dire esserlo sempre, anche se sei anni cominciano ad essere tanti – premette il 51enne ex difensore ai microfoni di ‘Viva el Futbol' – Allegri può piacere o non può piacere, ma è molto credibile nei suoi pensieri. Lui come pensa calcio e come allena riesce a creare una connessione col suo gruppo di lavoro che è innegabile sia efficace cioè sia molto fidelizzante. Il gruppo di lavoro riconosce in Allegri una guida. Poi dopo c'è da andare dentro alle pieghe più profonde e uno può anche avere dei dubbi sul fatto che questo Milan sia pronto o meno, vista la stagione che ha fatto, ma secondo me è lì che entra Allegri".

Adani punta molto sulla voglia di riscatto del tecnico toscano, che nella storia del calcio italiano è secondo per numero di Scudetti vinti (6), dietro al solo Giovanni Trapattoni (7) e davanti a Capello, Conte e Lippi (5): "Lui sa benissimo che questo per lui potrebbe essere un test definitivo sulla sua storia, nel senso che la sua storia deve per forza riprendere a sei anni fa, deve tornare a quel livello. Io credo che Allegri dentro stia covando una sorta di rinnovamento, una sorta di applicazione, di ferocia agonistica a modo suo, esternandolo e condividendolo con quella che è la sua natura".

"Allegri sente che è la grande occasione per tornare ai suoi livelli del passato"

"Secondo me porta un'attitudine a ritornare a quello che era una volta. Lui non può essere contento, secondo me, dei suoi tre anni alla Juve, al di là di come viene dipinto fuori. Dentro di sé rimane uno che è stato vincente una volta e vincente sempre. Non è che è passato per caso a vincere, ma sa che è tanto il tempo che non vince. E quindi secondo me dentro ritiene di vivere questa sfida come una grande occasione per riconfermare quello che è stato ormai troppo tempo fa. Ecco perché secondo me se la ricerca di Tare è stata connettersi con un uomo che ha fatto un percorso, che conosce il calcio, che non è sprovveduto, non è quello che fa credere fuori Allegri. Lui conosce il gioco, conosce le dinamiche dello spogliatoio e secondo me è arrivato il momento di riprendere quello che troppo tempo fa ha lasciato", conclude Adani.

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