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Adani distrugge il Milan di Allegri: “Ho visto una squadra che si è trovata insieme la sera prima”

Adani attacca Allegri dopo l’esordio flop in Milan-Cremonese: ‘Niente gioco, ritmo o solidità. Il campo dice che i tifosi devono indignarsi'”
A cura di Marco Beltrami
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Lele Adani non poteva non dire la sua sul disastroso esordio di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan. A Viva el Futbol, l'opinionista ed ex difensore, come sempre, non ha lesinato critiche al mister che ormai da anni rientra nella sua "lista nera" dopo il famoso confronto serrato in TV. Se il buongiorno si vede dal mattino, l'Allegri bis al Milan potrebbe rivelarsi molto complicato. Adani ha riservato anche una stilettata a chi sarà troppo tenero nei giudizi con Max, in controtendenza con quanto accaduto ad altri colleghi.

Adani e le critiche ad Allegri dopo Milan-Cremonese

Se Allegri è stato preso per garantire una nuova solidità difensiva al Milan e anche un miglioramento nel gioco, per Adani non c'è da stare tranquilli: "Allegri è stato preso per dare solidità difensiva: ebbene, nella partita vista non si è visto nulla di tutto ciò. Sembrava una squadra messa insieme la sera prima. Dopo 48 giorni, con la celebrazione della vittoria con il Liverpool e l’entusiasmo generale, l’allenatore — un vincente, esperto — non ha mostrato ancora quella solidità".

Una solidità mai vista però, con Adani che in Milan-Cremonese non ha trovato niente di buono: "Se Allegri è stato preso per dare solidità, non l’ho vista. Gioco? Mai. Ordine? Mai. Ritmo? Mai. Pericolosità? Mai. E questo contro una Cremonese che, a mio parere, non ha nemmeno fatto una buona partita. Il Pisa, che non ha vinto a Bergamo, ha fatto meglio. La Cremonese non riusciva a completare due passaggi di fila".

La fiducia di Adani ad Allegri, ma non è come sembra

Nonostante tutto, però, Adani vuole dare fiducia ad Allegri, anche se non è come sembra. Soprattutto se si prende in considerazione il rendimento del tecnico negli ultimi sei anni: "Io accolgo i consensi, e lo dico chiaramente: do fiducia al progetto. L’ho spiegato quest’estate e lo rilancio. Ma non per quello che Allegri è stato sei anni fa: da allora ha fallito. Tre anni non ha allenato, tre anni non è arrivato nemmeno secondo. Sei anni fa Allegri portò trofei, poi si è fermato. Io do fiducia al progetto perché voglio valutarlo, come ho fatto con Thiago Motta, Fonseca, Inzaghi, Fabregas. Se una società sceglie una strada, io la analizzo prima di bocciarla. È la mia linea, non la verità assoluta".

La comunicazione e le critiche ad Allegri

Quello che è certo, per Adani, è che Allegri non riceverà le stesse critiche che hanno colpito molti suoi altri colleghi: "La comunicazione intorno al progetto. Quella su Allegri non sarà come su Motta, Fonseca, Conceiçao o Fabregas. Non sarà uguale. Verranno tirati fuori alibi, motivi estranei al campo, per costruire un clima accomodante. Ma il calcio lo giudica un solo fattore: il campo. E il campo ha detto che il Milan ha fatto una prestazione che i milanisti stessi devono bocciare e, giustamente, indignarsi. Il resto è contorno". Insomma, il solito Lele: il dibattito su Allegri è ripartito.

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