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Prima l’esame e poi gli Europei: perché il basket è diverso dal calcio…

L’ultimo esame universitario di Beatrice Barberis il giorno della partenza per gli Europei. E la maturità degli azzurrini della Nazionale Under 19. Ecco perché nel basket non c’è un caso Donnarumma.
A cura di Carlo Passarello
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La giocatrice azzurra Beatrice Barberis @Fiba
La giocatrice azzurra Beatrice Barberis @Fiba

Il suo nome è Maria Beatrice Barberis. Ha 22 anni e studia Lettere moderne all’Università statale di Milano. Non è una giocatrice professionista, ma solo perché lo sport femminile in Italia non prevede il professionismo. Gioca con il Geas Sesto San Giovanni, una delle fucine più gloriose del basket femminile italiano. Nella stagione appena conclusa la formazione lombarda ha sfiorato la promozione in A1, sfumata solo nello spareggio del 10 giugno con Bologna. Dopo pochi giorni arriva la convocazione in Nazionale 3 contro 3 per sostituire una compagna infortunata.

“Avevo un esame il 5 luglio e non potevo non farlo”, spiega la giocatrice lombarda. “Era il mio ultimo esame. Mi sono allenata ogni giorno, fino alla sera del 4 luglio. La mattina del 5 sono tornata a casa, ho dato l’esame e poi dall’università sono andata direttamente in aeroporto dove sono partita per Amsterdam”. La Nazionale di 3c3 si è fermata ai quarti di finale, dove è stata eliminata dalla Spagna. Beatrice però a ottobre si laureerà. E poi? “Poi mi iscriverò alla corso di laurea magistrale. Dopo non so…”. Intanto però Sesto San Giovanni proverà a riconquistare l’A1, dopo la delusione in finale di poche settimane fa.

Anche gli azzurri della strepitosa spedizione Under 19 al Cairo, conclusa con un argento mondiale, sono riusciti a mettere insieme studio e basket. È bastato trovare un punto d’incontro fra le commissioni d’esame per la maturità e la Federbasket. “Già settimane prima siamo riusciti a organizzare tutto”, spiega Tommaso Oxilia, impegnato in un vero e proprio tour de force. Il giocatore della Virtus Bologna ha vinto il campionato di A2 il 19 giugno nella finalissima con Trieste. Dopo due giorni ha fatto gli scritti. Poi ha iniziato ad allenarsi. “La Federazione e il coach mi hanno permesso di allenarmi da solo per poi raggiungere la squadra dopo il raduno – spiega – così sono arrivato il 30 giugno a Roma, partendo con i compagni”. Lo stesso 30 giugno, di mattina, ha fatto l’esame orale. Poi l’argento mondiale con la squadra di coach Capobianco e subito dopo un’altra manifestazione internazionale: gli Europei Under 20 in Grecia.

La Nazionale Under 19 dopo l'argento olimpico del Cairo
La Nazionale Under 19 dopo l'argento olimpico del Cairo

Non è solo Oxilia ad aver fatto gli esami di maturità a metà fra un Mondiale e un Europeo. Lo stesso è toccato al compagno di club Lorenzo Penna, così come a Davide Denegri di Casale Monferrato. E a Riccardo Visconti, campione d’Italia con la Reyer Venezia, cui è toccata forse la situazione più complicata: lo scudetto vinto la sera nel match con Trento, l’esame fatto la mattina dopo con giusto poche ore di sonno addosso. C’è poi chi ha rinunciato ad andare ai Mondiali per fare la maturità: si tratta di Davide Moretti, astro nascente del basket azzurro che il prossimo anno volerà negli Usa giocando al college a Texas Tech.

Il basket azzurro è pieno di anti-Donnarumma. Forse perché ci sono meno soldi nei conti correnti dei diretti interessati. Forse perché l’ambiente è più sano. Ecco, qualcosa il calcio può impararla anche dagli altri sport.

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