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Playoff NBA: sfida leggendaria tra Antetokoumpo e Durant. Alla fine vincono i Bucks!

I Milwaukee Bucks sono la prima finalista di Conference a Est, al termine di una gara 7 epica che ha visto la squadra di Giannis Antetokounmpo e quella di Kevin Durant battagliare per 53 minuti a suon di canestri e repliche colpo su colpo. KD imprime ulteriormente il suo nome nella storia dell’NBA moderna, mentre per il 2 volte MVP arriva finalmente una vittoria di prestigio suggellata da una prestazione mostruosa, che avvalora anche la sua scelta di dare ulteriormente fiducia alla franchigia che l’ha scelto e lanciato tra i grandi.
A cura di Luca Mazzella
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Una gara 7 da ricordare. Due squadre che si sono date battaglie per 53 minuti e solo gli ultimi secondi a decidere una serie arrivata all’episodio finale. E il primo commento da fare per lo spettacolo offerto dai Milwaukee Bucks e i Brooklyn Nets non può che essere brave, ad entrambe, per una sfida che molto probabilmente ha vissuto solo il primo di una lunga serie di capitoli per contendersi la vetta della Eastern Conference.

Alla fine, per un KD che a lungo ricorderà i pochi centimetri, o millimetri è il caso di dire, che lo hanno separato dal tiro della vittoria a fine regolamentari (valso solo 2 punti avendo pestato la linea) con conseguente overtime e sconfitta, c’è un Giannis Antetokounmpo che spalle al muro e con l’eliminazione a un passo si è rialzato alla grande dalla rimonta subita in gara 5 e ha giocato due partite sontuose, culminate nel 40-13-5 di stanotte con tanto di tiro del 111-111 a un minuto dalla fine in avvicinamento e proprio contro una difesa iper competente di Durant. Al resto ci hanno pensato Khris Middleton, col jumper del vantaggio, e i due liberi a partita ormai vinta di Brook Lopez (19 punti, 8 rimbalzi e 4 stoppate) decisivo nello stoppare un tiro sempre di KD nell’ultimo minuto.

A dare supporto a Giannis e Khris è arrivato infine, puntuale, Jrue Holiday, che dopo una partita da 2/17 al tiro ha trovato il canestro in 3 occasioni consecutive nel finale, alleggerendo e di molto la pressione sui compagni e risultando fondamentale sulle due metà campo, specie sull'ultima azione difensiva dell'overtime.

Per i Nets ben tre giocatori su cinque hanno giocato più di 50 minuti (Durant, Harden e Brown), con Joe Harris in campo per 46:55 e Blake Griffin per 40 e autori di 10 e 17 punti (con 11 rimbalzi). Al di là della tenuta fisica però, il drastico calo di percentuali da tre del tiratore ha influito tantissimo nelle spaziature e sulle rotazioni della squadra di Nash, che stanotte ha trovato anche un Bruce Brown molto più in partita rispetto ai precedenti episodi della serie e molto più coinvolto, complice anche la scarsa vena realizzativa di un James Harden che chiuse sì a 22 punti, 9 rimbalzi e 9 assist ma tirando 5/17 dal campo e 2/12 da oltre l'arco. Nessun processo al "Barba" però: il mancino ha stretto i denti e giocato le ultime partite praticamente da infortunato e ben lontano dalla sua forma migliore.

La partita non ha mai avuto padrone, coi Bucks in massimo vantaggio di 6-0 nel parziale di apertura e Brooklyn sopra non più di 10 punti, e continui ribaltamenti di fronte a testimoniare un equilibrio suggellato nei 7 episodi che hanno decretato solo stanotte il vincitore. Non è mancato qualche attimo di tensione e qualche sano episodio di trash-talking, anche inusuale, visto che a un certo punto a punzecchiarsi sono stati PJ Tucker e la madre di Kevin Durant, seduta a bordo campo.

Proprio Kevin Durant merita la copertina della notte: il suo tiro resterà uno degli insta-classic più belli della storia dei Playoffs, nei quali il 7 ha già scritto il suo nome con la prestazione storica di gara 5 (primo di sempre con una statline di 45-15-10) e coi 48 punti di stanotte, che lo hanno reso il record-man di scoring per una gara 7. Per un giocatore che rischiava di terminare anzitempo la carriera a causa dell'infortunio patito 2 anni fa la tendine d'Achille, un ritorno da Re e da assoluto padrone.

L’impressione comunque è che alla fine abbia vinto la squadra più sana, costante di tutti i Playoffs, e non la più forte. I Brooklyn Nets in versione abbondantemente rimaneggiata sono stati capaci di portare i Bucks, privi del solo DiVincenzo, fino a gara 7, ma con Kyrie Irving e soprattutto con James Harden la serie avrebbe avuto un altro esito. A gioire però, oggi, sono i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo e di Mike Budenholzer, tanto criticato ma finalmente capace di portare il suo MVP all'ultimo appuntamento prima delle Finals. Sulla strada della franchigia del Wisconsin ci sarà una tra Hawks e Sixers, mentre a ovest la finalista uscirà dallo scontro tra Suns e Clippers: in ogni caso, avremo una vincitrice a sorpresa. È il bello di una stagione pazza, fisicamente devastante ma come sempre ricca di colpi di scena.

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