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L’Olimpia Milano è campione d’Italia! 29° scudetto, la Virtus Bologna si arrende in gara 6

Con il netto successo casalingo in gara 6 per 81-64, l’Olimpia Milano si vendica della finale di un anno fa e vince l’ennesimo trofeo dell’era Armani.
A cura di Luca Mazzella
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Ora può iniziare la festa. L'Olimpia Milano vince il suo 29esimo scudetto battendo in gara 6 al Mediolanum Forum la Virtus Bologna 81-64, e chiudendo per 4-2 la serie finale e rivincita di quella persa un anno fa proprio contro i bolognesi. La squadra di Ettore Messina parte nel migliore dei modi salendo subito oltre la doppia cifra di vantaggio, senza mai più voltarsi indietro da quel momento in poi. La reazione delle V Nere arriva nel solo secondo quarto, dove recuperato in parte il gap gli ospiti arrivano sul -7 salvo poi capitolare nel terzo periodo e godersi un ultimo parziale di puri festeggiamenti e accademia.

Il migliore in campo è Gigi Datome con 23 punti dopo i 3 segnati in gara 5. Spiccano le solite solidissime prestazioni di Shavon Shields (15 punti e 19 di valutazione, premiato come  MVP della serie), Sergio Rodriguez in quella che potrebbe essere la sua ultima partita in maglia Olimpia (12 punti) e Kyle Hines, solo 8 punti ma 18 di valutazione. La Virtus Bologna ha i soli Amar Alibegovic e Nico Mannion in doppia cifra: sono la fotografia di una gara toppata prima di tutti dai protagonisti più attesi. La stagione resta positiva, ma l'impressione è che questa Finale abbia mostrato una differenza di valori ben più evidente di quanto non dicessero i due roster in campo.

Daniel Hackett, Marco Belinelli, Kyle Weems, Momo Jaiteh e Toko Shengelia i cinque scelti dalla Virtus Bologna. Qualche novità invece per l’Olimpia Milano, che lancia Sergio Rodriguez, Shavon Shields, la novità Gigi Datome, Ben Bentil e Kyle Hines da starter. Il primo canestro lo segna dopo un minuto Shavon Shields in contropiede, dopo due rimbalzi offensivi della Virtus che però non riesce a trovare punti contro la fisicità di Milano. A sbloccare gli ospiti ci pensa allora Toko Shengelia con la tripla del 3-2.

Bologna perde 3 palloni nei primi due minuti e mezzo, generando in pratica tutti i 8 degli 10 punti Olimpia tra transizioni e il 2/2 in lunetta di Datome per il primo allungo degli uomini di Messina sul 10-3, che diventa 16-7 dopo i primi punti di Weems e Belinelli e la tripla prima di Rodriguez e poi di Datome a infiammare il Forum. La sesta palla persa di Bologna vale un altro contropiede di Milano, chiusa con una schiacciata a due mani di Shields già a quota 8 punti dopo 7 minuti di gara.

L’emorragia bolognese si ferma con il 2/2 di Sampson ma Melli poco dopo ristabilisce le distanze con un grande canestro a fil di sirena spalle a canestro per il 22-9. La V segna solo dalla lunetta, Milano muove benissimo la palla e trova la tripla di Grant per il 25-13, che segna anche il canestro che chiude il primo quarto sul 29-13 a fil di sirena, dopo un altro canestro di Shengelia unico tra gli ospiti a non mollare.

Il secondo quarto prosegue esattamente come era finito il primo, col tiro da tre di Datome che doppia gli avversari sul 32-16. Scariolo cerca disperatamente risposte dai suoi, che arrivano da Alibegovic con il canestro del -13 e un paio di difese efficaci. Il momento positivo continua, Milano non segna per 4 minuti e arriva il timeout di Messina a tenere subito alta la tensione dei suoi. Bologna risale fino al 32-23 con un parziale di 7-0. Nel momento più critico per i meneghini risale in cattedra Shavon Shields che segna 5 punti in un amen e riporta il vantaggio in doppia cifra sul 39-29. Hackett però legge il momento di vulnerabilità dell’Olimpia e colpisce ancora in penetrazione portando i suoi addirittura sul -5, un affare per quanto visto fino a quel momento.

Entra in partita anche Milos Teodosic con un assist preciso per Jaiteh sul pick and roll e tra difesa e gioco collettivo le V Nere sembra ufficialmente entrati in gara. Il secondo tempo però si pare con una dichiarazione di intenti di Milano che lascia pochi margini di replica: 10-0 di parziale, Bologna a secondo per 5 minuti, spaventosa intensità difensiva, e tripla del Chacho Rodriguez a infiammare tutti i presenti. Teodosic prova a mettersi in partita ma l’inerzia è tutta dell’Olimpia ormai, che sale sul 57-41 e di fatto chiude la partita. Scariolo prova il tutto per tutto concedendo minuti a Nico Mannion ma il parziale del penultimo periodo dice 18-10.

Un tripudio di palle perse e la tremenda fatica anche solo a concludere a canestro rappresentano la resa definitiva di Bologna, che vede prima Sergio Rodriguez  e poi Nick Melli andare a canestro senza opporre nemmeno resistenza per il 67-46. E il 71-46 con lo spagnolo a lanciarsi in contropiede con tanto di passaggio dietro la schiena a favore di telecamere non è che il colpo di grazia. Milano si concede qualche minuto di festeggiamenti in attesa della sirena finale: per Messina è lo scudetto numero 5 in carriera, per l'Olimpia il tricolore numero 29. Uno scudetto quasi mai in discussione per l'andamento di questa Finale.

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