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LeBron James, addio spunta blu su Twitter: è miliardario ma non darà un centesimo a Elon Musk

Due tra gli sportivi d’America più ricchi e famosi, LeBron James e Patrick Mahomes, hanno annunciato che non pagheranno l’abbonamento di 8 dollari al mese per avere la spunta blu su Twitter ed essere riconosciuti come i legittimi proprietari della loro identità. Il mondo dei social dovrebbe essere stravolto tra qualche ora: l’1 aprile è la deadline indicata da Elon Musk.
A cura di Paolo Fiorenza
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Tra qualche ora il mondo dei social network dovrebbe essere stravolto (a meno che non sia uno scherzo, vista la data): l'1 aprile infatti è stato indicato ufficialmente da Twitter come il giorno a partire dal quale la spunta blu vicino al nome degli utenti, ovvero la certificazione della loro ‘autenticità', sarà solo a pagamento. Essere riconosciuti come i legittimi proprietari della propria identità, almeno sul social recentemente acquistato da Elon Musk, sarà possibile soltanto dietro abbonamento: in Italia il costo è di poco meno di 10 euro al mese.

L'annuncio di Twitter di qualche giorno fa: le vecchie spunte blu inizieranno ad essere rimosse dall'1 aprile
L'annuncio di Twitter di qualche giorno fa: le vecchie spunte blu inizieranno ad essere rimosse dall'1 aprile

Non tutti peraltro sono disposti a sborsare soldi per qualcosa che fino a poco tempo fa era gratis. Nelle ultime ore hanno detto no a Musk due tra gli sportivi americani più ricchi e famosi: LeBron James e Patrick Mahomes. "Immagino che la mia spunta blu sparirà presto, perché se mi conoscete non pagherò i 5", ha twittato il 38enne cestista dei Los Angeles Lakers venerdì pomeriggio con un'emoji che fa spallucce.

A dire il vero, negli Stati Uniti l'abbonamento mensile costa 8 dollari e non 5, ma non cambia la sostanza della presa di posizione di LeBron: uno dei più forti giocatori di basket di sempre, con un patrimonio personale stimato in un miliardo, non intende sottostare all'ultimatum di Elon Musk ed ovviamente non è per avarizia, ma per principio. A costo di correre il rischio che qualcun altro ‘acquisti il suo nome', spacciandosi per LeBron su Twitter (il suo profilo attuale ha quasi 60 milioni di followers).

Anche Mahomes, quarteback dei Kansas City Chiefs che è stato nominato MVP dell'ultimo Super Bowl e che ha firmato il più ricco contratto nella storia dello sport professionistico (450 milioni di dollari per 10 anni), è sulla stessa lunghezza d'onda di LeBron: niente obolo a Musk per rimpolpare l'anemico bilancio di Twitter e dunque niente spunta blu.

Il suo compagno nei Chiefs Marquez Valdes-Scantling lo aveva sollecitato sul tema proprio con un tweet: "Paga gli 8 dollari per i ragazzi". Invito respinto da Mahomes col più classico dei ‘tengo famiglia': "Non posso fratello, ho dei figli…". Quello che succederà nelle prossime ore è ancora incerto: ancora un po' e sapremo che accadrà a milioni di profili ‘verificati' su Twitter.

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