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La serata fenomenale di Steph Curry: “Non mi sono mai preoccupato del mio tiro”

Dopo la tripla doppia contro i Los Angeles Lakers, macchiata dalle brutte percentuali al tiro, arriva una prestazione da sogno in una serata praticamente perfetta per il fenomeno di Golden State. Che continuano a guadagnare fiducia in attesa del rientro di Klay Thompson, che potrebbe definitivamente riportare i Warriors al livello delle contender.
A cura di Luca Mazzella
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Che fosse una di quelle serate "alla Steph" lo si poteva intuire dai canestri del primo quarto, 9 per l'esattezza, su 9 tentativi, per un totale di 25 punti per iniziare la partita. Ed era solo il preludio a quello che sarebbe arrivato nei restanti tre periodi, fino alla bellezza di 45 punti e 10 rimbalzi (per la prima volta chiude con una doppia-doppia del genere) con 16/25 dal campo e 8 triple. L'ennesima partita chiusa con almeno 8 canestri da oltre l'arco, la 66esima in carriera con il secondo in classifica (Damian Lillard) a quota 27. L'ennesima partita di Steph Curry, da Steph Curry. E contro un avversario di prestigio come i Los Angeles Clippers.

L'inserimento nei migliori 75 NBA

Non poteva esserci un modo migliore per festeggiare l'inserimento nella lista dei migliori 75 giocatori NBA che la lega ha ufficializzato per aprire la stagione del 75esimo avversario. Nella quale il numero 30 dei Warriors merita una posizione altissima per il modo in cui ha rivoluzionato il gioco e performato a livelli inimmaginabili praticamente per un decennio. Oggi, Steph sembra pronto a competere per l'anello dopo due stagioni di roster non all'altezza e gli infortuni di Klay Thompson (vicino al rientro) a rendere vana ogni ambizione da titolo. Non è un caso che, con una panchina finalmente all'altezza, innesti mirati e una ritrovata freschezza fisica dopo una off-season passata a lavorare sul corpo, Curry si sia presentato nel migliore dei modi per quella che può essere un'annata dai risvolti inaspettati, come testimoniano anche le prime 2 vittime eccellenti dei suoi Warriors, ovvero Los Angeles Lakers e Los Angeles Clippers.

Le parole dopo la prima partita e la fiducia nel suo tiro

Quando chiudi in tripla doppia, la prima dopo 5 anni (l'ultima era datata 2016) e riesci comunque a essere così severo con te stesso al punto da definire una gara da 21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist "uno schifo", stai di fatto gettando le premesse per quello che farai alla prima occasione utile. E così è stato: dal 5/21 dell'esordio al 16/25 di stanotte, per giunta contro una squadra ricca di eccellenti difensori perimetrali e tra le più attrezzate della lega nella propria metà campo. Una fiducia che non è vacillata certamente dopo una brutta prestazione al tiro, sul quale Steph non ha mai avuto dubbi come affermato nel post-partita dopo una domanda provocatoria di un giornalista a proposito di quanto fosse preoccupato dopo il 5/21 contro LeBron e compagni: "Non mi sono mai preoccupato del mio tiro. Mai".

MVP e chance di titolo

L'inizio con tripla doppia e 45 punti a seguire, le 2 vittorie su 2 e l'essere finalmente in un contesto nuovamente competitivo per il titolo portano chiaramente il nome di Steph Curry, sin da ora, tra i favoriti per il premio di MVP stagionale. Un premio che lo scorso anno sembrava alla portata del giocatore, ma che il pessimo record di squadra aveva reso praticamente impossibile (l'NBA, salvo rarissimi casi, ha sempre preferito premiare giocatori di squadre di vertice). Se Kerr saprà gestirlo fisicamente, se Klay dovesse rientrare in condizioni fisiche adeguate, e se il contorno dovesse continuare a dimostrarsi all'altezza come pre-season e inizio di anno lasciano presagire, non sarà solo la corsa all'MVP a vedere Steph tra i possibili protagonisti, ma anche la volata per il Larry O'Brien Trophy (quello che viene consegnato ai campioni NBA) a includere i suoi Warriors tra le candidate principali.

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