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Capolavoro Olimpia Milano in Eurolega: vince 75-73 sul campo del Barcellona

Nonostante le assenze la squadra di Ettore Messina gioca un ultimo quarto leggendario e passa in casa della miglior squadra d’Europa.
A cura di Luca Mazzella
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Parlare di semplice vittoria è riduttivo. Si, perché il 75-73 con cui l'Olimpia Milano si è appena imposta sul Palau Blaugrana del Barcellona capolista del torneo (19-3 il record prima della partita) ha i tratti dell'impresa leggendaria nella storia recente della società meneghina. Alle prese con uno dei periodi più delicati della sua storia recente, con di fatto 2 titolari infortunati come Konstantinos Mitoglou e Shavon Shields più Gigi Datome e Troy Daniels tutti out per infortunio, e con diversi giocatori di rientro dopo settimane di convalescenza a seguito di positività al covid, i meneghini giocano una gara da incorniciare prima di tutto in difesa, trovando negli ultimi 10 minuti le energie per reagire al 26-13 degli spagnoli nel terzo quarto che aveva vanificato del tutto un primo tempo chiuso avanti 34-28 per Rodriguez e soci.

L'Olimpia ha tuttavia avuto il merito di restare con la testa in partita anche una volta sprofondata in doppia cifra di svantaggio, risalendo la china grazie a un clinic difensivo che porta su tutti la firma di un eroico Nick Melli, e ai canestri del citato Rodriguez, ma anche di Delaney e Hall, per una vittoria che vale ben oltre i 2 canonici punti viste le circostanze e gli avversari. Anche all'andata, la squadra di Ettore Messina era riuscita a imporsi sulla corazzata allenata da Sarunas Jasikevicius al Forum di Assago. Milano ha 18 punti dal Chacho Rodriguez, 15 da Malcolm Delaney compreso il canestro più pesante della partita negli ultimi secondi, 8 per Nicolò Melli, Kyle Hines e Ben Bentil, tutti straordinari nella metà campo difensiva.

La cronaca della partita

L'Olimpia, come detto, si presentava alla palla a due piena di defezioni e con la notizia dell'ennesima partita rinviata causa covid-19 (quella che si sarebbe dovuta giocare giovedì contro il Kazan) in casa di una squadra forte del 9-0 di record davanti al proprio pubblico. Nonostante questo, il primo tempo è una lezione difensiva con i padroni di casa tenuti a 28 punti contro i 34 segnati, gran parte dei quali propiziati da canestri e assist di un Sergio Rodriguez in stato di grazia, grande ex ma non unico della partita. Positivo anche l'impatto del nuovo acquisto Kell, arrivato da Varese, che pronti-via viene gettato nella mischia anche a causa dei 2 falli precocemente spesi da Hall e contribuisce al primo tempo di altissimo livello di Milano, che è brava a rallentare il ritmo portando gli spagnoli sul suo terreno, e punendo ogni singola disattenzione con la mano caldissima del Chacho che mette la ciliegina sulla torta con il canestro del +6 proprio a fil di sirena. Il Barca però non solo non molla, ma esce dagli spogliatoi in modo magistrale e gioca un terzo quarto ai limiti della perfezione, trascinata da Davies, Mirotic eKrunic. L'Olimpia, spalle al muro, incassa un parziale di 19-2 e si ritrova sotto di 10 punti. É in quel momento che, rosicchiando con Grant una prima parte di svantaggio sul finire del terzo quarto (54-47) e giocando 10 minuti magistrali nell'ultimo, emerge tutta l'energia e l'orgoglio degli uomini di Messina, che chiudono ogni linea di passaggio a un Barcellona portato sempre ai limiti dei 24 secondi e a punti solo grazie a prodezze dei suoi migliori giocatori. Il canestro dell'altro ex Malcolm Delaney, che sfrutta intelligentemente un blocco cieco di Melli ricevendo il passaggio in angolo per la tripla del 74-70, chiude i conti. Una tripla di Mirotic seguita dall'1/2 di "Nico" dà al Barca il tiro della disperazione che prende Laprovittola: la palla non entra, è grande festa in casa Olimpia per una vittoria che dà fiducia e entra di diritto tra le più belle dell'era Messina.

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