Usain Bolt avvisa Marcell Jacobs: “Ritiro? Ci pensi bene, è una scelta da cui non si torna indietro”

Ai Mondiali di atletica che si stanno svolgendo a Tokyo la vera stella indiscussa di queste prime giornate è stato Usain Bolt. Inneggiato sugli spalti, circondato da uno straordinario clima di affetto, ricercato da cronisti, stampa e TV come dovesse ancora scendere in pista, l'ex campione del mondo e olimpico sui 100 metri, si gode la gloria che non sembra essere scalfitta dal tempo: "Il segreto è essere sempre se stessi non come altri che sono irreali, falsi. Io sono così: drink, figli e Lego". Per poi, "consigliare" Marcell Jacobs deluso dalla prestazione sui 100 metri: "Certe decisioni non vanno prese a caldo, ci rifletta su…"
Usain Bolt per la prima volta ad un evento mondiale dopo il ritiro: lo show sugli spalti
Usain Bolt mancava ad un evento così importante a livello internazionale da tempo. Da quando si era ritirato, otto anni fa, non aveva mai più messo piede all'interno di un impianto sportivo per un Campionato del Mondo di atletica leggera. Ma alla fine la World Athletics è riuscita nella sua corte e ha fatto la scelta rivelatasi vincente, invitandolo in Giappone a conferma dell'incondizionato amore nei suoi confronti, ricambiato con autentici show sugli spalti durante le prove di velocità in pista che lo hanno immortalato anche in festeggiamenti sfrenati, diventati subito virali.
Bolt e la delusione di Jacobs: "Il ritiro? Si prenda del tempo, è una scelta da cui non si ritorna indietro"
One man show come quando imperversava sulla pista, senza rivali. Conquistando primati che durano ancora oggi: "Sapere che sono ancora un punto di riferimento per i giovani è davvero bello" ha sottolineato Bolt che poi non lesina consigli anche per un campione in difficoltà come il nostro Marcell Jacobs uscito da Tokyo con l'animo a pezzi: "Si ritagli del tempo per capire cosa gli sta succedendo…" ha sottolineato al Corriere. "Le decisioni importanti non possono essere prese a caldo" ha spiegato Bolt. "Gli infortuni? Un fattore che parla da solo però pensare al ritiro è delicato: non si ritorna indietro".
Record ancora inviolato, Bolt: "Il segreto? Eravamo semplicemente più talentuosi…"
Il tempo non sembra essere passato per l'otto volte oro olimpico e vincitore di undici titoli mondiali. Bolt resta un campione difficile da imitare anche lontano dalle piste grazie ad un carisma intatto e una capacità comunicativa straordinaria e innata che lo mette in diretto contatto con il pubblico: "Il motivo? Se c'è è la personalità e restare se stessi. Molti si sforzano in ogni modo per risultare divertenti, ma alla fine si mostrano falsi, irreali. Se ci si sforza troppo, non è la stessa cosa… deve venire naturale e io lo sono". Non a caso le sue esultanze sono già diventate video iconici dei mondiali giapponesi dove, però, i suoi record resistono: "Volete sapere perché? Niente di più chiaro: eravamo semplicemente più talentuosi…"
Bolt e la promessa per Pechino 2027: "Lì iniziò tutto, porterò i miei figli e glielo racconterò"
Il talento puro e innato ha reso Bolt ancora oggi un'icona assoluta dell'atletica mondiale: "Seguo tutto, continuo ad allenarmi, ma oramai mi manca il fiato, anche solo per fare le scale dello stadio. Preferisco guardare la TV con i figli, godermi qualche drink e costruire Lego" ha sottolineato divertito l'ex stella che poi regala una promessa a tutti: sarà presente anche ai Mondiali 2027 a Pechino. "Porterò i miei figli, anche se oggi non presentano alcun talento particolare… Dirò loro: ‘È qui che è successo tutto'" ricordando lo straordinario Pechino 2008. "Ho già mostrato loro dei video, ma lì potrò davvero spiegare loro cosa ha fatto il loro papà per l'atletica leggera".