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Olimpiadi Londra 2012, quinto posto per Josefa Idem nel K1

Canoa K1, troppo forte la danese Danuta Kozák che vince l’oro. Argento all’ucraina Osypenko, terza la sudafricana Hartley. Solo quinta Josefa Idem, con 1’53”223.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Olympics Day 11 - Canoe Sprint

Ancora una beffa, ancora per pochi millesimi: stavolta è toccato a Josefa Idem, la nostra stella della canoa, alla sua ottava olimpiade e la decima finale complessiva, chiudere al quinto posto e senza medaglie. Ma nulla toglie alla campionessa azzurra, già vincitrice di  cinque medaglie (un oro, due argenti, due bronzi) ai Giochi Olimpici, più le ventidue ai Mondiali, le dodici agli Europei, le quattro ai Giochi del Mediterraneo.

Vendicare Pechino, quando l’oro sfuggì per quattro millesimi ed andò all’ucraina Inna Osypenko (anche lei in finale quest’oggi). Era questo l’obiettivo di Josefa Idem, una ragazzona bionda che ha fatto della Canoa il suo regno personale, e chissà per quanto tempo ancora. Non c’è stata però gara, stavolta. Partiva dal settimo tempo generale delle otto finaliste (1’52’’232, il miglior tempo era della danese Danuta Kozák con 1’50’’469), seppur prima nella sua batteria, ma stavolta ha dovuto subito mollare la lotta per l’oro, che è andato appunto alla danese Kozák (1’51’’456), e subito dopo a quella per l’argento, andato alla Osypenko (1'52"685).

Il bronzo è stato a lungo invece conteso tanto alla sudafricana Bridgette Hartley, tanto alla svedese Sofia Paldanius, ma proprio sul finale è stata beffata per pochi millesimi da entrambe. Per Josefa, il 5° posto con 1’53’’223 è comunque un grandissimo risultato, ottenuto a 48 anni. Ma ora è giunto il momento di appendere la pagaia al chiodo.

"E' stata l'ultima gara, ora basta così. Peccato, solo 3 decimi dal podio: adesso basta, smetto. A Rio racconterò le storie delle altre. Ho iniziato oltre 30 anni fa: da juniores in Germania. E' stata una bella carriera. Ed è stato bello sognare insieme". E poi, un ultimo messaggio: "Spero di aver ispirato i giovani, ma spero soprattutto di essere stata fonte di ispirazione per la mia generazione: non è mai troppo tardi per sognare, non è mai troppo tardi per mettersi in moto. Questo è il messaggio che mando a chi ha la mia età. Tanti hanno tifato per me, voglio ringraziare tutti per il loro sostegno. Anche quando non ho ottenuto risultati, ho sempre trovato persone che mi hanno supportato"

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