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L’Italia soffre, poi batte Cuba in 4 set e vola ai quarti ai Mondiali di Pallavolo

L’Italia fatica ma supera Cuba ai Mondiali di Volley, in 4 set e si guadagna l’accesso ai quarti di finale. Poca continuità ma il solito cuore di Giannelli e compagni che proseguono l’avventura iridata.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo aver concluso con tre vittorie in altrettanti incontri il girone eliminatorio, gli azzurri ai Mondiali di volley contro Cuba ottengono una importantissima vittoria che trascina la squadra di De Giorgi ai quarti di finale. Agli ottavi dei campionati mondiali che si stanno svolgendo in Slovenia e Polonia, a Lubiana, Giannelli e compagni hanno dovuto sudare le classiche 7 camicie, vincendo solamente al 4° set (25-21, 21-25, 26-24, 25-18). L'Italia è riuscita a sciogliersi anche senza trovare la continuità necessaria ad evitare brutte sorprese, ma tanto è bastato per eliminare la nazionale di Robertlandy Simonn e Marlon Yant Herrera (autore di 23 punti).

Parte bene l'Italvolley maschile contro i cubani facendo proprio il primo set, soffrendo ma riuscendo a prendersi il vantaggio per trovare la carica giusta ed entrare in partita. Poi la nazionale di De Giorgi paga il ritorno avversario chinando il capo nel secondo set, dove resta sempre in svantaggio. L'infinito, difficile e delicatissimo punto a punto continua anche per tutto il terzo set fino al rush finale quando un primo tempo di Russo (8 punti per lui) chiude il match sul 25-18. Molto bene Romanò, topscorer azzurro con 14 punti finali. Adesso lìItalvolley tornerà sul parquet mondiale il prossimo 7 settembre, con la vincente tra Giappone e Francia.

L’Italia, nel primo set fa vedere il meglio e il peggio di sè: non trova continuità ma regge l'urto cubano, riuscendo anche ad emergere dal momento più difficile (in svantaggio anche di 12-14): la Nazionale è riuscita a salire di colpi nella decisiva, quella nella parte finale del primo parziale, sfruttando i troppi errori in attacco di Cuba. Il momento decisivo è arrivato proprio nel finale con Galassi che si prende la responsabilità e chiude il primo set con un monster block su Herrera da brividi per il conclusivo 25-21 azzurro.

Nel secondo set, il ritorno di Cuba c'è e si fa sentire: 21-25 a favore dei nostri avversari con l'ultimo errore decisivo di Romanò che spara fuori la palla che consegna l'1-1 e riapre il match. Ma nella nostra nazionale si fatica a trovare continuità, in attacco si fatica troppo anche per colpa di una ricezione in costante apnea sotto le bordate cubane (a oltre 120 km/h). Al contrario il servizio degli azzurri non è spesso vincente, permettendo a Cuba di trovare punti importanti.

Nel terzo set, il punto a punto continua: l'Italia sembra riuscire a prendere il largo dopo un punto vincente dopo un lunghissimo scambio sul 10-10 ma le battute cubane e la fatica di arginare l'attacco avversario riportano sotto Cuba, fino al 20-20. Un set combattutissimo, con l'Italia che si prende un mini break di due punti sul 22-20, ma è Herrera che tiene in bolla i suoi con una prestazione a tratti devastante. Due set point azzurri annullati, ma al terzo arriva il set sul 26 a 24 per il 2-1 azzurro.

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La partenza di Cuba nel 4° set è feroce, con un triplo vantaggio, un 3-0 che subito sveglia dai sogni di gloria gli azzurri, con De Giorgi costretto a chiamare il timeout per ridare carica e concentrazione ai suoi. L'Italia però fatica a rientrare in scia ai cubani, rischiando ma non trovando i punti necessari per avvicinarsi contro un avversario che cambia scelte e gioco senza aver nulla più da perdere. Ma a metà del 4° set, l'Italia si desta e prima aggancia e poi mette la freccia su Cuba che, sotto pressione inizia a sbagliare moltissimo: +3 e 15-12 che spinge al rush finale.

Cuba prova a rientrare disperatamente ma l'Italia finalmente sfrutta gli errori avversari e ne procura altri, lasciando l'inerzia del match sui binari azzurri, prima sul 22 a 17, poi con il 25-18, il risultato finale che regala i quarti ai nostri ragazzi che continuano l'avventura ai Mondiali con entusiasmo in attesa di ritrovare la migliore nazionale nei momenti che conteranno.

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