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Le Zebre Parma bloccate in Sudafrica dalla variante del Covid: “Non sappiamo quando torneremo”

L’esplosione della variante sudafricana del Covid ha inchiodato le Zebre Parma di rugby in un albergo di Città del Capo: 43 persone, tra giocatori e staff, non sanno come e quando potranno tornare in Italia.
A cura di Paolo Fiorenza
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Brutta avventura per le Zebre Parma di rubgy: l'intera spedizione arrivata in Sudafrica mercoledì scorso – 43 componenti tra giocatori e staff tecnico – è rimasta bloccata a Città del Capo dopo l'annullamento dei match che si sarebbero dovuti giocare per lo United Rugby Championship. La diffusione sempre più massiccia della temibile variante sudafricana del Covid ha infatti imposto la soppressione dei turni 6 e 7 dell'URC, che erano previsti per questo fine settimana e per il prossimo, inchiodando la squadra italiana in albergo.

Stesso destino toccato alle altre tre formazioni europee trasferitesi in Sudafrica per giocare le rispettive partite della competizione: Cardiff, Scarlets e Munster. I 4 club hanno ora tutti lo stesso problema, rientrare in Europa, visto che sia l'Unione Europea – inclusa l'Italia – che il Regno Unito hanno bloccato gli arrivi dai Paesi africani dove la nuova variante, assai più temibile delle precedenti, sta dilagando. Il Sudafrica ovviamente è in cima alla lista degli Stati da cui non si può arrivare e dunque adesso si pone il problema per le Zebre del rientro in Italia.

"Siamo al sicuro, chiusi in una bolla, i ragazzi sono tranquilli e voglio innanzitutto rassicurare tutti – spiega al Messaggero da Città del Capo Michele Dalai, presidente delle Zebre Parma, che ha seguito la squadra nella trasferta sudafricana – Le Zebre stanno bene, siamo chiusi in una bolla e siamo solo andati ad allenarci. Siamo sempre stati all'aria aperta, con mascherine e tutte le precauzioni necessarie. Qua la situazione è molto tranquilla almeno a vederla da fuori. Per ora rimaniamo nella nostra bolla e aspettiamo di tornare. I voli sono prenotati per la prima domenica di dicembre, ma speriamo che gli organizzatori ci permettano di tornare prima. Siamo anche in costante contatto con l'ASL di Parma. E, no, non ci aspettavamo questa situazione. Abbiamo fatto più volte i tamponi e siamo ok, mentre invece ci sono giunte notizie di giocatori sudafricani contagiati".

"La nostra idea e quella degli altri club qui in Sudafrica è di rientrare al più presto – continua Dalai – Città del Capo è in piena attività, le persone sono in giro, forse a Johannesburg, dove sono le altre squadre la situazione è diversa. Nelle prossime ore dovremo avere delle notizie più precise sul rientro. È un peccato sarebbe stata una bellissima occasione giocare qui ma stiamo bene, tutto funziona bene e siamo tra di noi. La città dove siamo noi non è in lockdown, è una bellissima città ma speriamo di poterla lasciare al più presto per tornare in Italia. Noi siamo tamponati tutti i giorni, non abbiamo contatti, faremo tutto quello che dobbiamo anche in Italia".

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