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La storia di Frank Chamizo, da Cuba alle Olimpiadi di Tokyo per vincere l’oro

Nato poverissimo a Cuba, cresciuto dalla nonna, arrivato a grandi livelli da giovanissimo, Frank Chamizo nella lotta libera ha vinto tre ori europei in tre categorie differenti, un oro mondiale ed è in assoluto uno dei migliori interpreti della lotta libera al mondo. Arriva a Tokyo con un solo obiettivo in testa, l’oro olimpico.
A cura di Jvan Sica
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Nella pagina di apertura del suo sito, Frank Chamizo ha scritto: "Quando devi mettere insieme il pranzo con la cena, ti ingegni e fai di tutto / A piedi scalzi, soldi ce n’erano pochi. Pantaloncini corti e maglietta: l’uniforme scolastica insomma. E poi giù per le strade polverose a giocare lungo le canaline dell’acqua / Oggi sono 2 volte Campione del Mondo e 3 volte Campione Europeo nelle categorie 66, 70 e 74 kg., Medaglia di Bronzo ai Giochi Olimpici di Rio 2016".

In brevissime, vere e sentite parole ecco la vita e la carriera di Frank Chamizo, la nostra speranza numero uno nelle discipline della lotta. Frank è un atleta davvero enorme, capace di superare le difficoltà e di puntare sempre al bersaglio ogni volta più grosso. Dopo averlo visto un paio di volte all’opera, per gli americani è diventato subito “The Magician”, perché la sua capacità felina di attaccare alle gambe è qualcosa di visto poche altre volte nella lotta libera a livello internazionale.

La storia e le origini di Frank Chamizo

Frank è diventato adulto molto presto a Matanzas, perché la madre era andata in Spagna, mentre il padre negli Stati Uniti. Serviva vivere e far vivere i propri figli, che sono rimasti a Cuba. Per questo motivo Frank è cresciuto con la nonna e si avvicina alla lotta come tutti i cubani si avvicinano agli sport, per passare il tempo, perché c’è un altro sportivo nel proprio quartiere e anche per pensare di allontanarsi almeno per qualche momento dalle difficoltà di una vita difficile.

La cittadinanza italiana e le prime medaglie

Con la “maglietta” di Cuba diventa subito un grande atleta, vincendo il bronzo mondiale a Mosca nel 2010 a soli 18 anni. Viene squalificato per due anni dalla Federazione cubana per non essere rientrato nei 55 kg, si sposa con Dalma Caneva e acquisisce la nazionalità italiana. Viene subito messo in squadra, un talento come lui non lo vedevamo da anni in Nazionale e vince l’oro ai Mondiali di Las Vegas nel 2015, categoria dei 65 kg. Lo abbiamo fatto “mangiare” e lui ci ha premiato, vincendo un oro incredibile.

Quel bronzo a Rio che non gli basta più

Ma il suo obiettivo è solo uno, la storia dello sport cubano lo insegna, è alle Olimpiadi che il grande atleta diventa mito e una sorta di monumento nazionale per la propria gente. A Rio de Janiero 2016 arriva con i favori del pronostico. Ha un tabellone tremendo, dovendo battere l’armeno David Safaryan, oro mondiale nel 2013, il georgiano Zurabi Iakobishvili, successivamente anche lui oro mondiale nel 2017, perdendo in semifinale, una semifinale che Frank si sognerà anche la notte, contro l’azero Toghrul Asgarov, forse in fin dei conti il meno accreditato di tutti. Frank ha perso la possibilità di vincere l’oro ma non lascia scampo all’americano Frank Molinaro nella sfida per il bronzo.
Quel bronzo però per Chamizo non è un sollievo, quasi non è un risultato di cui andare fiero. Lo sta dicendo ormai da anni, “il bronzo non mi basta più”.

Frank Chamizo vuole l’oro a Tokyo

A Tokyo vuole soltanto l’oro e per vincerlo, ha rivinto gli Europei nel 2017 nei 70 kg, si è classificato terzo negli Europei successivi ma nella categoria dei 74 kg, in cui adesso partecipa, ma è solo un torneo di apprendistato alla nuova categoria, perché nel 2019 vince di nuovo gli Europei di Bucarest, battendo in finale il francese Zelimkhan Khadjjev per 8-0. Entra definitivamente nella storia quindi, vincendo tre ori europei in tre categorie differenti.
Ma per Frank Chamizo la storia è tutta un’altra cosa, si chiama oro olimpico e Tokyo sarà il momento in cui entrarci dalla porta principale.

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