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Il Tas respinge il nuovo ricorso di Alex Schwazer: “Non ci sarà la sospensione della squalifica”

Il TAS ha respinto il ricorso di Schwazer che sperava in una sospensione della sentenza di squalifica dopo che il gip di Bolzano, lo scorso febbraio, lo aveva scagionato dalle accuse di doping. Il Tribunale Arbitrale di Losanna si unisce a Wada e alla World Athletics che si erano pronunciati in precedenza.
A cura di Alessio Morra
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Dopo la Wada e la World Athletics il TAS, il Tribunale Arbitrale di Losanna, si è pronunciato contro la richiesta presentata da Alex Schwazer e ha respinto il ricorso dell'atleta altoatesino che aveva chiesto di sospendere la sentenza di squalifica. Il campione olimpico 2008 aveva presentato richiesta per la sospensione dopo che un'ordinanza del gip di Bolzano lo aveva scagionato dalle accuse di doping.

Il TAS respinge il ricorso di Schwazer

Il TAS di Losanna ha respinto dunque il ricorso di Alex Schwazer sul caso che ha portato alla sua squalifica doping. L'italiano con i suoi legali ha dato vita a un nuovo arbitrato che lo vedeva opposto alla federazione mondiale d'atletica, la World Athletics, e all'agenzia mondiale antidoping, la Wada. Schwazer aveva chiesto "misure provvisorie" al Tas, dopo che un'ordinanza del gip di Bolzano lo aveva scagionato dalle accuse di doping sottolineando presunte scorrettezze della federazione e della Wada.

Perché Alex Schwazer chiede lo stop della squalifica

Nell'appello al TAS Schwazer aveva chiesto la riapertura del processo sportivo e la sospensione della squalifica di 8 anni che gli era stata inflitta dal TAS nell'agosto 2016 durante le Olimpiadi di Rio. Si è mosso in questo modo l'atleta dopo che un'ordinanza del gip di Bolzano lo aveva scagionato dalle accuse di doping facendo leva su delle presunte scorrettezze della federazione mondiale e della Wada.

Schwazer era stato assolto: "Non ha commesso il fatto"

Lo scorso 18 febbraio l'atleta italiano era stato assolto dal Tribunale di Bolzano. Il gip aveva scritto: "Archiviazione per non aver commesso il fatto". Schwazer si era sempre professando innocente ed ha avuto la tenacia di lottare e battagliare per anni, ha lottato contro i mulini a vento e ce l'ha fatta. Il Gip scrisse: "Si ritiene accertato con alto grado di credibilità razionale che i campioni di urina prelevati ad Alex Schwazer il primo gennaio 2016 siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi, e dunque di ottenere la squalifica e il discredito dell'atleta, come pure del suo allenatore Sandro Donati. Esistono forti evidenze del fatto che nel tentativo di impedire l'accertamento del predetto reato siano stati commessi una serie di reati".

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