Come sta Daniele Scardina: gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni del pugile

L'ultimo aggiornamento sulle condizioni di Daniele Scardina è positivo: l'esito dell'elettroencefalogramma ha confermato il miglioramento del pugile che si trova ancora in coma indotto dopo l'operazione d'urgenza subita al cervello per la rimozione di ematona sottodurale provocato da una lesione delle vene a ponte sulla superficie cerebrale. "King Toretto" è ricoverato alla Clinica Humanitas di Rozzano (Milano) dallo scorso 28 febbraio, vi era arrivato dopo il malore che s'era manifestato al termine di un allenamento con dolore a un orecchio e a una gamba.
Gli aggiornamenti del 15 marzo su King Toretto
Nella giornata di mercoledì 15 marzo una nota ufficiale della Clinica ha precisato come "i progressivi miglioramenti abbiano consentito ai medici di scalare ulteriormente i sedativi e di far respirare il paziente in modo autonomo". Il report della struttura sanitaria che si fonda sull'esito degli esami più recenti induce all'ottimismo ma ribadisce come sia necessario avere ancora pazienza prima di esprimersi sulla tempistica di recupero del pugile.

I primi miglioramenti di King Toretto
I pensieri più cupi delle prime ore stanno via via lasciando il posto alle timide speranze che Daniele Scardina possa farcela. Erano stati incoraggianti in tal senso le dichiarazioni rese il 3 marzo a Fanpage.it dal manager Alessandro Cherchi: "Respira autonomamente e questa è sicuramente una cosa positiva, ma dobbiamo aspettare ancora e avere pazienza".
Ma prevale la cautela sul tempo che sarà necessario a King Toretto per riprendersi. "Pregate per Daniele", sono state le parole del fratello in un messaggio condiviso su Instagram utilizzando il profilo del boxeur. Il suo promoter ha ribadito come i medici abbiano dato altre rassicurazioni sull'evoluzione del quadro clinico: tutto lascia presupporre che presto Scardina sarà risvegliato anche alla luce della sua reazione a impulsi esterni di stimolazione per i quali ha mosso la lingua e il braccio.
Il malore dopo l'allenamento e l'operazione
Daniele Scardina è stato male dopo la sessione di allenamento svolta regolarmente e, sceso dal ring senza manifestare malessere, aveva effettuato esercizi di scarico. Il pugile 30enne si stava preparando per combattere il prossimo 24 marzo un match della categoria mediomassimi contro il belga Cedric Spera. Nulla lasciava immaginare che di lì a poco avrebbe perso i sensi nello spogliatoio.
A spiegare cosa ha provocato il malore di King Toretto è stato Mario Ireneo Sturla, specialista in medicina dello sport e coordinatore sanitario nazionale della FPI (la federazione pugilistica italiana). "Basta un movimento brusco del capo per poter dare una torsione di queste vene a ponte e produrre un'emorragia – ha spiegato il professore -. In seguito ad accelerazioni o decelerazioni brusche possono avere delle torsioni e produrre quelli che vengono chiamati ematomi sottodurali o emorragie cerebrali"
Perché quello che è successo a King Toretto poteva succedere in qualsiasi tipo di sport
Le parole del professore Sturla aiutano a comprendere che l'ematoma sottodurale non sia ascrivibile direttamente ai traumi per i pugni presi in combattimento – sia in allenamento oppure sul ring – né sia la conseguenza di un fattore di rischio esclusivo per i boxeur. "Nell'ambito di tutti gli sport ci possono essere problematiche relative a delle concussioni cerebrali dovute ad accelerazioni e decelerazioni. Una condizione che può verificarsi non soltanto nel pugilato, ma in qualsiasi tipo di sport".