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Olimpiadi Tokyo 2020

Cesarini, Curatoli e gli olimpionici studenti: insieme alle Olimpiadi c’è la laurea

Sempre più spesso abbiamo la possibilità di ammirare atleti in grado di continuare un percorso di studi nonostante la carriera sportiva. Alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo nove atleti italiani sono anche studenti dell’ateneo romano Luiss. Tra questi spiccano l’oro nel canottaggio di Federica Cesarini e l’argento dello schermidore Luca Curatoli, attendendo l’esordio di Filippo Tortu, Gianmarco Tamberi e Letizia Paternoster. Chiudono la colonia Luiss a Tokyo Giorgio Avola, Davide Di Veroli, Vincenzo Abbagnale e l’atleta paralimpico Donato Telesca.
A cura di Valerio Albertini
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Pur non essendo una novità assoluta, è sempre giusto rimarcare le gesta di quegli atleti che, pur praticando attività sportiva ai massimi livelli, scelgono di non interrompere il loro percorso di studi, riuscendo a conciliare la vita universitaria e quella agonistica. Nella Serie A di calcio abbiamo avuto esempi importanti di giocatori capaci di unire le due cose, tra cui anche l'uomo che ha alzato la coppa degli Europei a Wembley lo scorso 11 luglio, il capitano della Nazionale Giorgio Chiellini, che ha conseguito una laurea triennale in economia e commercio e una magistrale in business administration.

Lo stesso discorso fatto per i calciatori vale anche per gli atleti di molte altre discipline, forse ancor di più. Almeno in Italia, infatti, sono pochi gli sport oltre al calcio in cui gli atleti riescono a guadagnare tanto da permettersi di dedicare tutta la propria giornata alla loro passione. Per questo motivo, anche alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo, sono diversi gli azzurri che hanno scelto di far convivere la carriera sportiva e quella accademica.

Questi provengono tutti dalla Luiss, università con sede a Roma che nel 2015 ha dato vita al progetto "Luiss Sport Academy – Dual Career", il quale regala la possibilità ad atleti meritevoli di continuare a studiare nonostante l'impegno sportivo. Sono 46 in totale gli studenti-atleti impegnati in una dual career nella quale la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali. 9 di questi sono a Tokyo, dove prendono parte alle Olimpiadi.

Il programma prevede un sostegno agli atleti attraverso tutor dedicati, ma anche l'assegnazione di borse di studio per meriti sportivi (finora ne sono state già destinate 350). Ogni studente-atleta ha la possibilità di conciliare la frequentazione di un corso universitario di alto profilo con la pratica dell'attività sportiva, grazie al lavoro dell'Associazione Sportiva Luiss, che al momento conta 18 team in 14 discipline diverse e ha già coinvolto più di 1600 ragazzi, rivolgendosi all'intera comunità studentesca grazie al progetto Luiss Sport per Tutti.

I "Magnifici Nove" della Luiss alle Olimpiadi di Tokyo

Tra i nove studenti-atleti della Luiss in Giappone spicca il nome di Filippo Tortu, speranza italiana dell'atletica leggera, pronto a gareggiare per l'oro sia nei 100 metri che nella staffetta 4×100, che ha spiegato come il percorso universitario lo abbia agevolato anche dal punto di vista sportivo: "Da quando ho iniziato l'Università, ho iniziato a correre più veloce. Mi aiuta ad essere più sereno. La cosa più importante che ho imparato alla Luiss è che con lo studio si è atleti molto più completi e penso che sia questo lo spirito delle Olimpiadi: essere una persona e un atleta migliore". Il velocista è iscritto al corso di laurea in Economia e Management proprio come Gianmarco Tamberi, pronto a rappresentare l'Italia nella gara del salto in alto. Dei "Magnifici Nove" fa parte anche Letizia Paternoster, iscritta al primo anno di Scienze Politiche e pronta ad andare a caccia di una medaglia nel ciclismo su pista.

Chi una medaglia l'ha già conquistata è, invece, Federica Cesarini, fresca di oro nel due di coppia pesi leggeri di canottaggio con Valentina Rodini. La classe '96 sta frequentando il corso di Laurea Magistrale in Governo, Amministrazione e Politica, dopo essersi già laureata in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Argento, invece, per Luca Curatoli, uno dei tre schermidori della Luiss presenti a Tokyo insieme a Giorgio Avola e Davide Di Veroli. Il classe '94, iscritto a Giurisprudenza, ha conquistato la piazza d'onore nella sciabola a squadre maschile, con l'Italia che ha perso in finale contro la Corea del Sud. Partiti per il Giappone come riserve, invece, gli altri due schermidori, entrambi iscritti al corso di Economia e Management, con Avola che in una frase ha spiegato cosa rappresenti per lui il progetto di dual career: "Essere degli studenti significa essere buoni atleti ed essere degli ottimi atleti significa essere ottimi studenti". Chiudono il team Luiss il canottiere Vincenzo Abbagnale, studente Magistrale in Marteking partito come riserva ma protagonista nella gara di due senza, e l'atleta paralimpico Donato Telesca, campione italiano di sollevamento pesi, fresco sia di laurea in Economia e Management sia di record europeo nella Coppa del Mondo a Dubai.

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