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Alpinisti arrivano sul Campo 4 dell’Everest e restano scioccati: “È il più sporco mai visto”

Uno scalatore ha mostrato tutto sui social attraverso un video per denunciare quelle immagini vergognose e l’inciviltà delle cordate di appassionati. “È inammissibile distruggere l’ambiente naturale per soddisfare le nostre ambizioni”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Il campo più sporco che abbia mai visto". Se credete che il luogo in questione sia uno stadio, vi sbagliate. Non è un impianto di calcio malmesso oppure lasciato sporco ma una spianata sulla cima dell'Everest divenuta una discarica a un passo dal cielo. Lassù, a oltre 8 mila e 400 metri di altezza, ci sono cumuli di spazzatura lasciati per terra dagli scalatori che hanno voluto provare l'ebbrezza di salire sulla montagna più alta del pianeta.

tenzi_sherpa1999 è l'alpinista che ha mostrato tutto sui social registrando quelle immagini vergognose per denunciare l'inciviltà delle cordate di appassionati che si recano sulla cima del massiccio. La sequenza video è abbastanza esplicita da lasciare a bocca aperta, restare increduli dinanzi a tanta incuria finora incontrollata. Gli stessi ufficiali di collegamento, come si legge nel testo, "sono pagati per niente, solo per niente". In buona sostanza, farebbero buon viso a cattivo gioco perché quella fonte di attrazione turistica (una specie di vacanza esotica per pochi eletti) è una fonte di guadagno a cui non si può rinunciare a cuor leggero.

Cosa c'è lì sopra? "Tende, bombole di ossigeno vuote, ciotole d'acciaio, posate, assorbenti igienici, sacchi e cumuli di carta – si legge in quelle righe a corredo del breve filmato -. Mi sento così triste ogni volta perché ho visto molte volte gruppi e aziende di spedizioni tagliare lì i loghi delle aziende". 

Perché strappano via i marchi? Per evitare di essere identificati, lasciare meno tracce possibili. "La campagna Clean Mountain è iniziata molti anni fa ma, nonostante tutti gli sforzi, le compagnie continuano ad abbandonare la spazzatura e ripulite la montagna è difficile. Questa situazione è un problema enorme che va affrontato". Non è solo questione di cattiva educazione, mancanza di rispetto e scarso senso civico. A complicare la cosa è anche il sovraffollamento, ovvero l'elevato numero di persone che, affascinate dalla sfida, si mettono in cammino sul dorso della montagna.

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Albert Jorquera, giornalista specializzato in trail, ha espresso parole molto dure per commentare lo scempio che è sotto gli occhi di tutti grazie a quelle immagini: "Che senso ha scalare una montagna se non la rispetti? È inammissibile distruggere l'ambiente naturale per soddisfare le nostre ambizioni".

Quanto costa un'impresa del genere? Dai 50 mila fino a un massimo di 100 mila dollari (circa 94 mila euro) considerate nel complesso tutte le spese prese in esame da uno dei massimi esperti, l'americano Alan Arnette (che ne ha parlato al sito montagna.tv): viaggi, permessi (il cui importo varia a seconda dello Stato dove si trova il versante da percorrere), assicurazione, equipaggiamento, abbigliamento, arrampicata, bombole d'ossigeno e tutto il necessario per il sostentamento, la possibilità o meno di avere una guida sherpa oppure occidentale, optare per uno dei pacchetti da parte di agenzia che offrono servizio completo.

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