Adhu Malual denuncia: “Offese razziste a me e alla mia famiglia. Ora non sto più zitta”

Adhu Malual ha pubblicato sui social un messaggio molto forte per denunciare le offese razziste che i suoi tifosi le hanno rivolto, prendendo di mira anche la sua famiglia che era presenta sugli spalti per assistere al match di volley tra Monviso Pinerolo e Macerata. Lo spettacolo a cui ha dovuto assistere, il trattamento che ha dovuto subire l'italiana è stato umiliante: lei era in campo, il "suo" pubblico la prendeva di mira con insulti pesanti. Le hanno urlato contro di tutto. E questa volta l'opposto della Nazionale femminile ha deciso di non tacere, ha denunciato quanto accaduto condividendo un lungo sfogo su Instagram. Lo ha fatto a margine di una foto in bianco e nero, scelta simbolica a corredo di una situazione stucchevole, assurda.
Ieri sera ho giocato in casa. E non mi sono sentita a casa – è l'incipit del post -. In 12 anni di carriera non avevo mai assistito né vissuto sulla mia pelle un atteggiamento del genere da parte del pubblico che dovrebbe sostenere la propria squadra.
Certi atteggiamenti fanno male sempre. Certe parole possono far male più delle pietre. E quello che c'è dietro è anche peggio. Fa male e ti scuote dentro soprattutto se tocchi con mano quanta crudeltà viene usata per colpirla a ogni costo, tirando in mezzo perfino le persone a lei più care.
Si può sbagliare. Fa parte del gioco, fa parte del lavoro, fa parte dell'essere umani. Quello che non fa parte di questo sport sono insulti, fischi costanti, offese personali e sì commenti razzisti, rivolti non solo a me ma anche ai miei familiari sugli spalti. Dal primo punto all’ultimo. Non per spronare. Non per sostenere. Solo per colpire.
Malual ha 25 anni, è nata a Roma. Con la Nazionale maggiore ha esordito nel 2023 e nel 2025 ha vinto la medaglia d'oro alla 32ª edizione dei Giochi mondiali universitari. Quel che scrive nel suo messaggio spiega bene quali sono i pregiudizi figli dell'ignoranza coi quali si trova, suo malgrado, a fare i conti.
Sono fiera di essere italiana. Sono fiera di giocare in uno dei campionati più forti al mondo. Sono fiera di indossare la maglia azzurra, perché l’amore che provo per questo Paese, che è la mia casa, è indescrivibile. E non permetterò a nessuno di metterlo in discussione. I momenti no esistono per tutti, in qualsiasi ambito. C'è una linea sottile tra il tifo e la mancanza di rispetto. Ieri sera quella linea è stata superata più volte. E quando a pagarne il prezzo non è solo l’atleta in campo, ma anche la squadra e la sua famiglia sugli spalti, allora il problema non è sportivo. È umano.
La chiosa è dedicata allo stato d'animo attuale, a quel che sente di dover fare dinanzi a comportamenti di questo tipo. Mai più fare finta di niente. Mai più derubricarli a casi isolati. Mai più voltare la faccia dall'altra parte.
Io continuerò a fare il mio lavoro. Con dignità. Con professionalità. Con rispetto per questo sport. Ma una cosa va detta chiaramente: il silenzio, davanti a certi comportamenti, non è più un'opzione – ha aggiunto -. Ringrazio la società per il supporto dimostrato, e i tifosi che riconoscono il mio impegno e comprendono il momento delicato.