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Claudio Amendola su come cambieranno I Cesaroni: “Meno schiaffi ai figli sul set, ma rimaniamo scorretti”

Claudio Amendola ospite a Tintoria parla dei nuovi Cesaroni in arrivo e di come cambieranno: “Il personaggio di Giulio è sempre stato molto fisico con i figli, davo pizze in testa clamorose, e oggi non lo possiamo più fare. E invece io lo faccio. Continuiamo a essere scorretti, sono convinto che questo al pubblico piaccia”, ha dichiarato. Poi il ricordo di Antonello Fassari, morto lo scorso aprile: “È insostituibile”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Claudio Amendola ospite a Tintoria con Daniele Tinti e Stefano Rapone parla dei nuovi Cesaroni in arrivo e di come sono cambiati: "Il personaggio di Giulio è sempre stato molto fisico con i figli, davo pizze in testa clamorose, e oggi non lo possiamo più fare. E invece io lo faccio. Continuiamo a essere scorretti, sono convinto che questo al pubblico piaccia", ha dichiarato con estrema convinzione. Parole di elogio e affetto per le due new entry, Ricky Memphis e Lucia Ocone: "Sono un fratello e una sorella, ci ho tenuto ad avere con me persone con le quali ci vogliamo bene". Silenzio invece sulla questione Elena Sofia Ricci e vecchie glorie della serie che non hanno voluto partecipare al progetto.

Claudio Amendola sul politicamente corretto nei nuovi Cesaroni

Nel parlare de I Cesaroni in arrivo, Amendola parla di "eredità pesantuccia" e di come il ritorno sul set sia stato naturale per quei ragazzi che oggi sono diventati adulti. "Siamo molto simili a noi stessi ma anche cambiati quanto è cambiata l’Italia da quando andavamo in onda ed eravamo scorretti perché parlavamo di famiglia allargata", ha dichiarato, "vale anche per altri temi che un tempo erano all’0avanguardia e oggi sono alla portata di tutti". Il cambiamento della serie tocca il tema del politicamente corretto: "Io ero molto fisico con i figli, davo pizze in testa clamorose e oggi non lo possiamo più fare, e invece io lo faccio. Sta roba che non si può dire più niente, che devi essere politicamente corretto, credo non sia reale. Continuiamo a essere scorretti e a non avere più peli sulla lingua, sono convinto che questo al pubblico piaccia".

E ancora, sulle intenzioni di quella fisicità che ha sempre connotato Giulio Cesaroni, ma non solo: "Il nipote di oggi semmai dice ‘te denuncio’, boh non lo so. Non ho mai preso pizze dai miei genitori, però la fisicità che avevo nei Cesaroni non era mai violenta, era sempre molto calda. Ma se prima Giulio minacciava i figli con lo spazzolino del ces*o, oggi userei solo uno scovolino".

Andrea Arru, Marta Filippi, Matteo Branciamore e Claudio Amendola a Giffoni
Andrea Arru, Marta Filippi, Matteo Branciamore e Claudio Amendola a Giffoni

Il ricordo commosso di Antonello Fassari: "È insostituibile"

Spazio infine al ricordo di Antonello Fassari, morto lo scorso aprile: "I nuovi personaggi (Ricky Memphis e Lucia Ocone, ndr) entrano in punta di piedi, senza voler sostituire nessuno, anche perché qualcuno è insostituibile" (occhi al cielo ed emozione tangibile, ndr). Di lui aveva detto: "Era l'amico con cui avrei voluto invecchiare" e gli ha anche dedicato il primo ciak sul set con la scritta Ciao Antonello.

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