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Simona Branchetti: “Alberto Matano mi accusa in diretta e si scusa in privato. Ecco cosa mi ha detto”

Simona Branchetti, a Fanpage.it, ha raccontato i retroscena della polemica con Alberto Matano. Il conduttore de La vita in diretta ha negato di avere avuto un chiarimento con lei, ma la giornalista ha ribadito: “La telefonata c’è stata, ecco cosa ci siamo detti”.
A cura di Daniela Seclì
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Negli ultimi giorni, ha tenuto banco la polemica a distanza tra Alberto Matano e Simona Branchetti. Il conduttore de La Vita in diretta ha accusato Pomeriggio Cinque News di avergli sottratto Sebastiano Visintin, mentre la giornalista Filomena Leone lo stava intervistando. La conduttrice del programma di Canale5, il giorno seguente, ha mitigato i toni spiegando che Matano si era premurato di telefonarle per avere un chiarimento. Il giornalista, tuttavia, ha smentito causando il disappunto di Simona Branchetti, che ha raccontato come sarebbero andati i fatti, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it.

Simona partiamo da quel 5 gennaio, in cui Alberto Matano ha accusato la troupe di Pomeriggio5 di avergli "sottratto" l'intervistato.  

Mi è molto dispiaciuto lo sfogo in diretta di Alberto. C'è stima professionale reciproca, una simpatia personale. Quel giorno mi sono limitata a dare la linea alla mia inviata, Ilaria Dalle Palle, e dall'inquadratura mi risultava che ci fosse solo lei con Sebastiano Visintin. Non ho notato nulla di strano. Mi sono ritrovata a fine trasmissione, subissata di domande sui social. Non capivo cosa stesse accadendo. Sentir dire che l'ospite è stato scippato con quei toni e quei modi, mi è dispiaciuto. Matano aveva già avuto a disposizione Visintin per 20 minuti.

Alberto Matano sostiene che loro avessero un appuntamento con Sebastiano Visintin.

Ma scusami, si prende un appuntamento per raccontare un fatto di cronaca? Le storie sono di tutti. E poi è stato smentito in diretta dallo stesso Sebastiano Visintin, che ha esplicitamente detto di voler partecipare a entrambe le trasmissioni. Nei tre giorni successivi è stato ospite esclusivo nostro, ringraziandoci per i toni e i modi con cui lo abbiamo trattato. La scelta l'ha fatta lui.

Tu hai cercato di abbassare i toni e, in diretta, a Pomeriggio Cinque News hai spiegato che Matano ti aveva chiamato e c'era stato un chiarimento tra voi.

Ho aspettato fino all'ultimo, pensando che carinamente Matano avrebbe detto in diretta che ci siamo sentiti e che l'incidente era chiarito. Non l'ha fatto e allora l'ho detto io, perché mi sembrava giusto far sapere che c'è un rapporto di reciproco rispetto.

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L'8 gennaio a TvTalk, Bernardini ha detto a Matano: "So che vi siete chiariti con la collega Branchetti di Canale5", ma lui ha scosso la testa: “Io non ho nulla da chiarire. Non ci sono retroscena, né chiarimenti”. Questa chiamata c'è stata o no?

Sono rimasta ancora più colpita e amareggiata. Certo che la telefonata c'è stata. Mi ha chiamato la mattina della Befana, dicendo: "Simona, guarda, io non mi sono mai permesso di chiamare alcun collega, lo faccio con te perché di te ho grande stima professionale, abbiamo lo stesso percorso, facciamo lo stesso mestiere. Volevo dirti che il mio sfogo non era diretto a te, ma alla tua inviata che è entrata nell'audio della mia. Potevano gestire la cosa diversamente". Quindi si è reso conto che non si è trattato di uno "scippo volontario", ma che c'è stato uno spiacevole incidente.

Quindi, quando vi siete salutati, i toni erano sereni.

Sì, io l'ho anche ringraziato per questo gesto di carineria. Dopodiché guardo TvTalk e lo vedo scuotere la testa, sono rimasta basita. Ho risposto con un post piccato sui social, anche se non è nel mio stile. Però, davanti a uno che mi smentisce pubblicamente e fa l'ennesimo affondo…Dopo quel post, mi ha anche riscritto.

E ti ha spiegato come mai a TvTalk ha dichiarato che non c'è stato alcun chiarimento tra voi?

In realtà, ha smentito se stesso. Mi ha chiesto cosa significasse il mio post. Gli ho girato la clip di TvTalk e ha detto che quelle circolate erano delle "interpretazioni giornalistiche". Ma non c'era niente da interpretare, c'era il virgolettato delle sue parole. Gli ho detto: "Queste sono parole tue, cosa fai? Smentisci te stesso? No, mi dispiace Alberto, non sono interpretazioni giornalistiche". Ci sono rimasta doppiamente male per quella spallata gratuita e inopportuna. E poi se accusi una persona pubblicamente, poi ti scusi anche pubblicamente. Invece, tutto in privato. Questo è l'aspetto più brutto, che non gli rende merito.

Come rispondi, invece, agli spettatori che hanno giudicato inopportune entrambe le posizioni, data la delicatezza del caso che veniva trattato?

Io credo che quando si parla di questi temi, il diretto interessato sappia benissimo dove porre il limite. Sebastiano Visintin è stato il primo ad accogliere e a cercare le telecamere, a darsi e affidarsi. Evidentemente in questi giorni ha avuto la necessità di avere un faro acceso su di lui, per ragioni che non possiamo sondare. Noi ci siamo sempre comportati con grande rispetto nei suoi confronti. Io non uso toni melensi o pietismi, non rigiro il coltello nella piaga. Mi limito a raccontare un fatto.

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Il 14 gennaio si concluderà la tua esperienza al timone di Pomeriggio Cinque News. Che bilancio tracci?

È stata un'esperienza molto più impegnativa di quanto immaginassi. La fascia pomeridiana ha un pubblico, un impatto e contenuti diversi da quella del mattino. Ho dovuto cambiare pelle. Abbiamo un po' rivoluzionato un prodotto che era molto lontano dalla mia formazione professionale. C'è una parte di intrattenimento in cui mi sono messa alla prova anch'io. Però sono contenta. Ho visto un buon riscontro.

In effetti, parlare di cronaca e attualità, è il tuo pane quotidiano. Come è stato, invece, gestire spazi meno nelle tue corde, come quello dedicato al Grande Fratello Vip?

Divertente. Sai, secondo me, dipende sempre da come tratti gli argomenti. Anche lì c'è una parte umana da sondare. Storie da raccontare, che si incrociano nella casa. Se non si banalizzano i contenuti, anche quello è uno spaccato di vita interessante da osservare.

Raccoglievi il timone di una conduttrice carismatica e divisiva come Barbara D'Urso. Hai sofferto il confronto con lei?

No, la ritengo una grandissima professionista che ha il suo stile. È stata ed è la regina incontrastata di Canale5 da quattordici anni. Le nostre sono due carriere completamente diverse. Lei fa benissimo il suo e io spero di saper fare altrettanto bene il mio. Poi sai, per il pubblico magari io sono quella che va a insidiare prima il posto di Federica Panicucci poi quello di Barbara D'Urso (ride, ndr).

Dopo Pomeriggio Cinque News cosa ti attende?

Torno al telegiornale. Giovedì 13 gennaio, sarà una ricorrenza speciale. Il TG5 compie 30 anni e ne ho fatti la metà insieme a lui. Sono lì ormai dal 2007. Avrò ospite a Pomeriggio Cinque News il mio direttore, ne parleremo e vedremo insieme agli spettatori un po' di video di questo lungo viaggio insieme.

In queste ore purtroppo è arrivata la notizia della morte di David Sassoli. Nel corso della tua carriera giornalistica, hai avuto modo di conoscerlo?

Purtroppo no, avrei dovuto averlo ospite a un convegno a Bologna poco prima di Natale e non è potuto venire perché stava già male. Nessuno, però, sospettava che potesse avere questo epilogo. Mi è dispiaciuto tanto perché è un grande professionista.

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