RAI1 scommette sul Giubileo nella notte di Natale: Barbara Politi con Gareri e Cristicchi dalla Basilica di Santa Maria Maggiore

La RAI sceglie la spiritualità per la notte più simbolica dell'anno. Il 24 dicembre, in seconda serata su RAI1, andrà in onda Giubileo 2025: Da Giovanni Paolo II a Papa Leone XIV – Fari di Speranza, condotto da Barbara Politi insieme a Domenico Gareri, un programma che unisce riflessione e intrattenimento dalla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Una scelta che va controcorrente rispetto alla programmazione natalizia tradizionale, puntando su contenuti di qualità in un momento in cui il pubblico cerca proprio questo: un respiro più profondo tra cenone e brindisi di mezzanotte.
La location che fa la differenza
Non una semplice chiesa, ma il luogo dove venne celebrata la prima messa della vigilia di Natale in Occidente. La Basilica di Santa Maria Maggiore diventa così lo scenario naturale per un programma che collega passato, presente e futuro della Chiesa, da Giovanni Paolo II a Papa Francesco fino all'attuale pontefice Leone XIV. La scelta del luogo non è casuale: trasmettere da uno spazio così carico di storia nella notte più emotiva dell'anno amplifica il messaggio di speranza e rinascita che il programma vuole lanciare.
Il cast che unisce generazioni
La RAI ha costruito un cast musicale capace di parlare a pubblici diversi. Stjepan Hauser, il violoncellista croato dei 2Cellos diventato fenomeno social, si affianca a nomi della tradizione italiana come Simone Cristicchi, Mario Biondi e Gaetano Curreri degli Stadio.
Poi Amara, Serena Autieri, il Piccolo Coro Kol Rinà e Le voci della Cappella Musicale Liberiana, accompagnati dall'Orchestra del Conservatorio Tchaikovsky diretta da Filippo Arlia. Un equilibrio tra modernità e tradizione che punta a rendere accessibile un tema complesso come quello giubilare. La scelta di affidare la conduzione a Barbara Politi rappresenta una scommessa precisa della RAI: portare un volto capace di dialogare con il grande pubblico in un contesto così denso di significato. Al suo fianco Domenico Gareri, ideatore del format giunto alla terza edizione, che ha costruito negli anni un percorso coerente: dai Pellegrini di Speranza del 2024 ai Luoghi di Speranza, fino ai Fari di Speranza di quest'anno.
Ogni edizione anticipa e accompagna il tema del Giubileo, creando un appuntamento che unisce l'attesa del Natale alla riflessione sul concetto di rinascita. Una scelta strategica che ha trasformato quello che poteva essere un semplice programma religioso in un appuntamento capace di parlare anche a chi cerca contenuti che vadano oltre l'intrattenimento puro.
La scommessa della seconda serata
Trasmettere un programma di questo tipo nella notte della vigilia è una scelta coraggiosa. La seconda serata del 24 dicembre intercetta un pubblico particolare: chi ha già finito i preparativi, chi cerca un momento di pausa prima della mezzanotte, chi vuole dare un senso più profondo alla serata.
"Con la delicatezza che il momento impone e la forza dell'arte, entreremo nelle case degli italiani in un momento tra i più carichi di emotività", spiega Gareri. Il programma punta proprio su questo: offrire un contenuto che dialoghi con lo spirito della vigilia senza imporsi, ma proponendosi come spazio di riflessione. La RAI dimostra che esiste ancora spazio per una programmazione che prova a guardare oltre l'audience immediato, puntando su contenuti che possano lasciare qualcosa a chi sceglie di sintonizzarsi.