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Massimo Giletti e la chiusura di Non è l’Arena: “Un passivo di 150 mila euro a puntata”

Raccolta pubblicitaria ai minimi storici e un passivo “da 150 mila euro a puntata”, secondo Il Foglio sarebbero questi i motivi della sospensione di Massimo Giletti: “Cairo riesce a tagliare i costi persino delle colazioni al mattino”.
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"Massimo Giletti faceva perdere una barca di soldi a Urbano Cairo". Lo scrive Salvatore Merlo in prima sull'edizione cartecea odierna de Il Foglio. Secondo quanto riportato, la situazione "si era fatta addirittura insostenibile". Viene citata una raccolta pubblicitaria ai minimi storici e un passivo di "circa centocinquantamila euro" per ogni puntata. Urbano Cairo definito come "uno che a La7 riesce a tagliare i costi persino delle colazioni al mattino" e che è in grado di rinegoziare ogni tipo di contratto, anche quelli "già chiusi verbalmente". Insomma, Baiardo o no, Massimo Giletti sarebbe stato sospeso per "mancanza di utili".

Gli ascolti di Non è l'Arena

Gli ascolti di Non è l'Arena erano però in leggera ripresa. Nella prima stagione, quella 2017/2018, la media era molto alta: 1.4 milioni di spettatori netti. Una flessione poi costante, arrivando a circa 800mila spettatori netti. In questa stagione, però, c'era stata una timida ripresa anche se c'era stata la fuga della pubblicità. Nessuno sarebbe disposto a comprare spazi pubblicitari per un programma che va male: "Però più andava male, più lui si spingeva su temi controversi, per così dire. Compresa la mafia e la stagione delle stragi", scrive ancora Il Foglio.

La puntata speciale con Enrico Mentana

Intanto, al fine di fare chiarezza, Enrico Mentana ha annunciato una puntata speciale in onda domenica sera per parlare proprio di quello che è successo: "È nelle prerogative di un editore sospendere un programma, ma forse Urbano Cairo non poteva immaginare che sarebbero poi emersi tutti questi elementi, che rischiano di dare allo stop di Non è l’Arena un segno diverso. Massimo Giletti è ancora sotto contratto e la domenica resta libera. E allora per domenica prossima stiamo pensando a una trasmissione che affronti tutte le questioni più scottanti emerse attorno a questa vicenda, adeguata testimonianza del fatto che da noi non si nasconde nulla, soprattutto quando si parla di mafia. E chissà che poi….". 

Massimo Giletti e Non è l'Arena: spunta anche Fabrizio Corona

Nelle ultime ore è emersa anche un'altra posizione legata a Massimo Giletti e a Non è l'Arena: è quella di Fabrizio Corona. Il popolare personaggio televisivo ha confermato di essere stato accanto a Massimo Giletti e di aver collaborato con lui, tramite un'agenzia, fornendo materiale esclusivo al programma: "La società con cui collaboro lavora da sempre con tantissime trasmissioni e anche con “Non è L’Arena”. Si occupa di vendere materiale esclusivo di inchieste giornalistiche e casi di cronaca, nazionali e internazionali".

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