
Si è chiusa con la vittoria di Anita Mazzotta l'edizione 2025 del Grande Fratello, esperienza televisiva ben lontana dall'essere memorabile. Il reality, tornato con la guida di Simona Ventura e le grandi aspettative di Mediaset per questa nuova gestione, chiude di fatto in un silenzio assordante, non solo lontano dai fasti del GF dei primi anni, che sono ormai dei ricordi considerabili solo se osservati con occhi nostalgici, ma incapace in tutto e per tutto di lasciare un segno. Fosse stata brutta al punto da farsi notare per questa caratteristica, invece questa edizione è stata condannata all'irrilevanza, per responsabilità che è difficile attribuire a Ventura stessa, o alla squadra che ha lavorato al programma. La questione pare semmai riconducibile a fattori ciclici di cui, in televisione come nella realtà è molto difficile invertire.
L'eterna usura del Grande Fratello
Doveva pur esserci una ragione per la quale il Grande Fratello classico avesse smesso di esistere anni fa, d'altronde. L'usura del tempo, la spontaneità perduta dopo il primo svezzamento, l'affaticamento del pubblico verso una formula ripetitiva e pose riciclate degli inquilini, sono tutti fattori che sarebbero bastati a motivare il pensionamento definitivo del padre dei reality, che aveva resistito a fatica negli ultimi anni in formato Vip anche e soprattutto grazie all'effetto doping di una formula innaturale, spalmata su una durata di quasi sei mesi e dunque conveniente in termini di investimento per l'azienda.
L'avvio incoraggiante, poi il buio
I risultati di ascolti molto modesti dopo un avvio incoraggiante, ma soprattutto l'incapacità di questo Grande Fratello di andare oltre se stesso, infilarsi nel percepito comune e nelle conversazioni al bar del giorno dopo, la dicono lunga su una stanchezza che era forse irrimediabile, o che richiede comunque un maggese necessario, ma vero, contro l'accanimento terapeutico degli ultimi anni.
L'effetto Signorini
Una scelta, quella di mettere a riposo il format, che a questo punto verrebbe anche facilitata dal clima di scandalo che si consuma in questi giorni attorno alla figura di Signorini e del prossimo GFVip, attualmente in forse proprio per l'effetto reputazionale che la vicenda sollevata da Corona ha scatenato in pochissime ore. Vicenda che, di per sé, ha oscurato in modo definitivo la volata finale di questo Grande Fratello, ma che potrebbe servire l'assist perfetto a Cologno Monzese per portare avanti un processo di riforma che vede nella dieta da reality un passaggio inevitabile per provare a guardare oltre. Che sia la volta buona?