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Enrico Papi pronto per Big Show: “Sono un giullare della tv, ma scoprirete la mia parte più emotiva”

Enrico Papi è pronto con un nuovo programma su Canale 5, Big Show, in onda da venerdì 8 aprile in prima serata. Il conduttore si cimenta in un nuova conduzione: “Potreste scoprire un’altra parte di me”.
A cura di Ilaria Costabile
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Enrico Papi è pronto a tornare in televisione con un nuovo programma su Canale 5, si tratta di "Big Show" che arriva in prima serata venerdì 8 aprile, e si propone come il nuovo format di intrattenimento targato Mediaset, a cui prenderanno parte sia personaggi noti che gente comune. L'obiettivo, secondo il conduttore intervistato da La Repubblica, è quello di creare uno spettacolo in cui si fondano emozione e divertimento.

Come sarà Big Show

"Questo è un esperimento per fare uno spettacolo bizzarro, ci sono ospiti famosi ma le vere star sono le persone comuni: faremo sorprese a loro. Capiranno che quello che gli era capitato in certe situazioni non era casuale, c’era il nostro zampino, avevamo dei complici. È un varietà che si basa sulla emotività e sull’umanità": così descrive Enrico Papi la sua nuova avventura televisiva, che arriva dopo il successo di Scherzi a parte, che è coinciso con il suo ritorno in Mediaset e che decreta anche il suo esordio alla conduzione di uno show diverso da quelli a cui solitamente il pubblico lo ha associato e che gli consentirà di dare sfoggio di una parte più nascosta della sua personalità: "È divertente ed emozionante. Non ho mai avuto modo di cimentarmi in questo genere di show, ma le storie delle persone mi interessano. Non mi va di mostrarmi al pubblico in modo più profondo, forse con Big show si scoprirà un’altra parte di me

Enrico Papi e la gavetta da conduttore

Proprio la diversità che connota questo nuovo programma, diverso dai game show da lui condotti in passato, da Sarabanda a Guess My Age, e anche Name That Tune, consente all'eterno ragazzo della tv di fare una riflessione più ampia sul modo di fare il lavoro di conduttore e anche sulla qualità dei prodotti che si portano sul piccolo schermo:

Ho la grande fortuna di fare un lavoro che mi diverte, ma dietro questo divertimento c’è tanto mestiere, una lunga gavetta. Non mi dispiace essere un po’ ca**aro, mi piace sdrammatizzare, trovare il lato positivo. Questo mi ha sempre contraddistinto. Sono un giullare: nel Medioevo i giullari avevano il compito di divertire il re, noi divertiamo il pubblico. Quando faccio televisione mi chiedo sempre: perché mi dovrebbero guardare? La gente si deve anche rilassare, far trascorrere un paio di ore di relax è il compito del giullare Mi piace tornare all’intrattenimento leggero, ma ben scritto. La scrittura è fondamentale. 

Il suo modo di fare televisione, però, è anche il risultato di tanta voglia di imparare, apprendere dai più grandi che hanno costruito la tv come la conosciamo oggi, come racconta sulle pagine del quotidiano: "Ero talmente curioso che dopo la scuola andavo agli studi Dear per assistere a Zig zag, con il grande Raimondo Vianello. Non l’ho avuto come modello, ma adoravo la sua ironia, il suo stile, la sua capacità di saper fare tutto. Un altro gigante era Mike, aveva un modo di rendere unico, speciale, il concorrente. Ho pensato tanto al suo modo di condurre". 

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