Benigni racconta l’incontro con Papa Leone: “Gli voglio bene da morire, è uno dei miei 4 Papi preferiti”

Roberto Benigni si è presentato nello studio di Che Tempo Che Fa con il suo libro "Pietro" e ha regalato al pubblico uno dei momenti più intensi della serata, alternando commozione e ironia nel racconto del suo incontro con Papa Leone XIV.
L'aura del Pontefice e la battuta sui film
"Quando è arrivato era vestito da Papa, come un'aura. Aveva un'aura enorme", ha esordito Benigni, scherzando anche un po' con Fazio e col pubblico. "Gentilissimo, cordiale, semplice in una maniera incredibile. Aveva quest'aura da Papa che è rimasto il Papa tutto il tempo".
Poi l'attore toscano ha svelato un retroscena. "Quando è arrivato mi dice: sa che uno dei miei film preferiti è La vita è bella?" Fabio Fazio, incuriosito, ha chiesto quale fosse stata la risposta. "Gli ho detto che lui è uno dei miei quattro Papi preferiti", ha rivelato Benigni, mentre il pubblico è esploso in una risata.
Il racconto dell'elezione del Papa
Battute a parte, Roberto Benigni ha voluto anche sottolineare il lato più umano di questo Papa, confermando il fatto che si sente molto legato a lui: "Un Papa che si emoziona a diventare Papa, l'ho visto che gli tremavano le mani, io già gli voglio bene da morire", ha confidato, restituendo l'immagine di un Pontefice umanissimo, capace di mostrare fragilità nel momento più solenne della sua vita.
Il monito contro la guerra: "È una volgarità"
L'intervista ha poi preso una piega più seria quando Benigni ha lanciato il suo appello contro la guerra, con parole che non lasciano spazio a interpretazioni. "Le armi dovrebbero essere messe in un museo, come strumenti di tortura. Adesso vogliono umanizzare la guerra. La cosa più disumana del mondo, non va umanizzata ma va abolita". L'attore ha scelto un termine preciso, quasi provocatorio: "La guerra non è una cosa malvagia, la guerra è volgare. È una volgarità immensa. Le persone che fanno la guerra sono volgari".
La chiusura è stata un richiamo diretto alla Costituzione italiana: "Dovrebbe essere messo in tutte le costituzioni del mondo il nostro articolo 11: l'Italia ripudia la guerra. Il mondo deve ripudiare la guerra per sempre. È un'indecenza".
Un intervento che ha trasformato il racconto leggero dell'incontro con il Papa in una riflessione urgente sul presente, con quella forza comunicativa che da sempre caratterizza Roberto Benigni.