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Vittorio Sgarbi da Vespa, la figlia Evelina: “Trascinato in Rai per promuovere il libro, sembrava un vecchio di 90 anni”

Vittorio Sgarbi ospite di Bruno Vespa a Cinque Minuti fa il suo ritorno in tv per la promozione del libro edito dalla La Nave di Teseo di sua sorella Elisabetta Sgarbi. La figlia Evelina in una dura nota dopo il programma: “Camminava e respirava a fatica, sembrava un vecchio di 90 anni. Sostenere che oggi mio padre stia bene è scandaloso, mi ha raggelato il cuore questa sceneggiata fatta ad hoc per promuovere il libro”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Vittorio Sgarbi ospite di Bruno Vespa a Cinque Minuti fa il suo ritorno in tv per la promozione del libro edito dalla La Nave di Teseo di sua sorella Elisabetta Sgarbi. Visibilmente affaticato, il noto critico d'arte ha spiegato l'amarezza per la richiesta di un amministratore di sostegno di sua figlia Evelina. Ed è stata proprio lei a reagire a queste immagini su Rai 1 con una dura nota dopo il programma: "Sapere che mio padre è stato trascinato nello studio Rai per registrare la puntata di Bruno Vespa, in condizioni di grande disagio, procurando anche imbarazzo fra gli stessi operatori Rai che lo immaginavano completamente diverso – camminava e respirava a fatica, sembrava un vecchio di 90 anni – mi provoca grandissimo dolore e mi fa sentire impotente. Perché ho avuto la riconferma che mio padre è completamente plagiato dal cerchio tragico. È un’altra persona", ha dichiarato.

Osservando il cerchio tragico all’opera, non finisco mai di stupirmi di come si possa essere cinici, senza cuore e senza scrupoli", lo dichiara in una nota Evelina Sgarbi, figlia di Vittorio, commentando l'ospitata dal padre a ‘Cinque minuti'.  "Capisco la necessità di fare la promozione del libro edito dalla Nave di Teseo, ma sarebbe stato meglio – magari anche un po’ prima – pensare alla salute di mio padre, anziché badare unicamente agli interessi della casa editrice. Lo spettacolo di cui sono testimoni dipendenti Rai, tecnici del suono e giornalisti è umiliante per mio padre e per la sua dignità. Vergognoso che venga utilizzato come il cavallo di Bertolt Brecht", ha aggiunto.

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"La magistrata Scorza avrà sicuramente modo di vedere la trasmissione di questa sera, ma sarebbe interessante che chiedesse il parere di chi lo ha visto dal vivo. Sostenere che oggi mio padre stia bene è scandaloso. Ed è un falso clamoroso. E tutto questo viene fatto per amore? E sarei io la esosa e l’interessata?", e ancora: "Rimango esterrefatta che sua sorella Elisabetta Sgarbi – che ha sempre voluto bene a mio padre Vittorio – mantenga questo atteggiamento ponziopilatesco rispetto al cerchio tragico".

Evelina Sgarbi conclude la nota con particolare tenerezza nei confronti di suo padre Vittorio, ricoverato per depressione e alimentato a fatica in mesi che sono stati molto difficili dal punto di vista umano: "L’ignavia è un peccato capitale, soprattutto nei confronti di un genio. E mentre mi ha raggelato il cuore questa sceneggiata fatta ad hoc per promuovere il libro, l’unica cosa positiva è stato il commento di mio padre alla mia iniziativa: mi ha scaldato il cuore. Ho capito che mi sta dicendo: vai avanti”.

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