Milly D’Abbraccio e una vita nell’hard: le origini nobili, i flirt con i famosi e la lite con Anna Tatangelo

Non tutti i rimpianti pesano allo stesso modo. C'è chi si pente di un tatuaggio, chi di un amore finito male, e poi c'è Milly D'Abbraccio, che porta sulle spalle il peso di una carriera intera costruita su quello che oggi descrive come "un patto col diavolo". Dietro il personaggio spregiudicato e trasgressivo, un personaggio che ha fatto sognare generazioni di italiani, innamorare perdutamente famosi e potenti, si nasconde una donna tormentata, che guarda al suo passato nel cinema hard come a un "macigno" impossibile da scrollarsi di dosso.
La confessione che nessuno si aspettava
"Quella professione non era nei miei piani, è accaduto tutto per caso", ha rivelato in un'intervista al Giornale del 2019. La vera Milly, quella che pochi conoscono, si descrive come "timida e riservata", l'esatto opposto dell'immagine con cui ha conquistato la fama. "Per raggiungere il successo ho fatto un patto col diavolo e ho violentato la mia parte più intima", ha confessato. Il personaggio Milly D'Abbraccio sarebbe stato solo "una creazione fatta a tavolino con il grande Riccardo Schicchi, nulla di più". La rivelazione più scioccante? "Fare quel genere di film non mi piaceva e non mi eccitava". Una confessione che ribalta completamente l'immagine pubblica che ha proiettato per decenni.
Dalle nobili origini a una vita fuori dagli schemi
Il contrasto nella vita di Milly è ancora più sorprendente quando si scopre il suo background. Nata ad Avellino in una famiglia che lei stessa definisce "di nobili con tanto di stemma a quattro palle", la D'Abbraccio proviene da un mondo lontano anni luce dall'hard. "A casa mia si cantavano gli Inti-illimani", rivela. Il contesto familiare era quello di un ambiente culturalmente elevato, con un nonno violinista al Teatro di San Carlo, una nonna pittrice e una madre regista.

"In gioventù andavamo in Costiera Amalfitana con la Ferrari e ci imbarcavamo su un motoscafo Riva", ha raccontato, evidenziando un'infanzia dorata ben lontana dal mondo dello spettacolo per adulti. E quel contrasto si riflette anche nella sua personalità: "Sono una classista merda", ammette senza filtri, descrivendo quella parte di sé che ancora si sente "sangue blu".
I flirt con i personaggi famosi
Quando parla del suo passato sentimentale, Milly D'Abbraccio lascia intendere che la sua vita privata potrebbe essere stata ancora più "hard" dei suoi film. La lista dei presunti flirt che promette di rivelare nel suo libro autobiografico è da capogiro: Robert De Niro, Harvey Keitel, Roberto Benigni, Roman Polanski, Beppe Grillo. Alcuni nomi sono stati flirt che ha avuto per lungo tempo, come Vittorio Sgarbi e anche Giorgio Faletti. "Ho sempre preferito la testa ai soldi dei miliardari", commentò in un'intervista.
Da diva dell'hard a lesbica dichiarata: una rivoluzione personale
Nel 2010, un altro colpo di scena nella vita già movimentata di Milly: il coming out come lesbica. "Perché sono mascolina, mi mancano solo le palle", spiegò in una recente intervista al Fatto Quotidiano con la sua caratteristica franchezza. Una scelta nata, a suo dire, dopo aver visto troppi uomini "caduti nelle lacrime, distrutti psicologicamente" dopo una relazione con lei. Ma anche questa svolta non sembra averle portato la serenità sperata: "Per dieci anni fidanzata con la sfera femminile e ho capito che sono peggio degli uomini: gelose, possessive". Un'esperienza che l'ha portata a una conclusione sorprendente: "Alla fine meglio i maschi: sono generosi".
Un momento cult: lo scontro con Anna Tatangelo

Impossibile parlare di Milly D'Abbraccio senza ricordare quel momento televisivo che l'ha vista protagonista di uno degli scontri più memorabili della TV italiana. Era il 2010, X Factor, e lei accompagnava una cantante al provino. Il no di Anna Tatangelo scatenò la sua ira, con un attacco personale alla giovane giudice. La risposta di Tatangelo è entrata nell'immaginario collettivo: "Quando la persona è niente, l'offesa è zero". Una frase talmente iconica che, come ha rivelato Enrico Ruggeri, "Elio ci fece pure una maglietta".
Una donna in cerca di redenzione
Oggi, a quasi sessant'anni, Milly D'Abbraccio sembra una donna in cerca di pace. Quella che per molti è stata un simbolo di libertà sessuale e trasgressione, rivela di essersi sentita in realtà prigioniera di un personaggio che non le apparteneva. Come ha detto Vittorio Sgarbi, forse aveva ragione nel definirla "un'intellettuale travestita da pornostar". Dietro le apparenze e i cliché, emerge il ritratto di una donna complessa, contraddittoria, che ha navigato tra mondi diversi senza mai sentirsi completamente a casa in nessuno di essi. Una donna che ora, forse, sta cercando semplicemente di fare pace con se stessa.