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Kevin Spacey assolto dalle accuse di molestie: e ora chi gli ridà la carriera che gli è stata tolta?

Il suo nome è finito tra gli appestati e i viziosi di Hollywood. Gli hanno tolto tutto. Gli sono passati addosso con il trattore dell’ingiuria. Ora che è stato assolto, quel mondo che lo aveva dipinto come il cattivo perfetto dovrebbe come minimo chiedergli scusa.
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"Non pagherò per quello che non ho fatto". Kevin Spacey lo annunciò in un video pubblicato su Youtube quattro anni fa, mentre impersonava ancora una volta Frank Underwood, quel personaggio di "House of Cards" che gli fu brutalmente tolto. La produzione si inventò una tragica morte e affidò tutto all'attrice Robin Wright per un'ultima raffazzonata e tragicomica stagione di una serie che pure aveva cambiato le regole della serialità. Lo scandalo del MeToo lo travolse in pieno quando il giornale BuzzFeed, giornale che intanto si è di molto ridimensionato, pubblicò per primo le accuse dell'attore Anthony Rapp che rivelò di aver ricevuto molestie quando lui aveva solo quattordici anni. Da quel momento in poi, le accuse sono diventate in tutto cinque per fatti accaduti tra il 2001 e il 2013. Oggi è finito il calvario: Kevin Spacey è stato assolto da tutte le accuse. L'attore non ha trattenuto le lacrime in aula mentre ha mantenuto compostezza e dignità davanti alle telecamere.

Intanto, però, quelle accuse gli hanno distrutto la carriera. Tutti i progetti che aveva gli sono stati tolti. Il suo nome è finito tra gli appestati e i viziosi di Hollywood. È finito come Weinstein. Ma Kevin Spacey non era l'orco. "Sono stato molto aperto", aveva ammesso al giudice, "a volte ero promiscuo. Questo non mi rende una persona cattiva". Proprio lui, che aveva mantenuto stretto riserbo sul suo orientamento sessuale, era stato costretto anche al coming out proprio dopo le accuse di Anthony Rapp: "Voglio affrontare la cosa onestamente e apertamente, partendo dal mio stesso comportamento", ma intanto gli sono passati addosso con il trattore dell'ingiuria.

È stato il cattivo perfetto. Per mesi, una vera e propria campagna d'odio da parte di tutti i magazine e i giornali più importanti del mondo con dettagli scabrosi sulla sua vita privata. L'unica nazione che gli ha dato ‘asilo' è stata proprio l'Italia. È stato Franco Nero con la produzione del suo "L'uomo che disegnò Dio", film presentato in anteprima al Torino Film Festival 2022, e non ha aspettato che il giudice lo assolvesse. Kevin Spacey, dal canto suo, ha la serenità dei giusti: "Il mio lavoro vivrà più a lungo di me, e questo è ciò che conta. È questo ciò che verrà ricordato". Ora che è stato assolto da tutte le accuse, qualcuno dovrebbe chiedergli scusa e ridargli indietro tutto il tempo perduto.

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Gennaro Marco Duello (1983) è un giornalista professionista. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lavora a Fanpage.it dal 2011. Ha esordito nella narrativa nel 2022 con il romanzo Un male purissimo (Rogiosi). California Milk Bar - La voragine di Secondigliano (Rogiosi, 2023) è il suo secondo romanzo.
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