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John Travolta ricorda il figlio Jett, che oggi avrebbe compiuto 30 anni: “Ti penso ogni giorno”

L’attore dedica un pensiero al figlio Jett, morto nel 2009, che proprio oggi avrebbe compiuto 30 anni: “Mi manchi più di quanto le parole possano spiegare”.
A cura di Andrea Parrella
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John Travolta su Instagram ricorda il figlio Jett, morto nel 2009 in seguito ad un attacco epilettico. L'occasione è il giorno del compleanno del suo primogenito, quello in cui il ragazzo avrebbe compiuto 29 anni. Una data emotivamente molto difficile per il divo di Hollywood che quest'anno per la prima volta si trova ad affrontare la ricorrenza senza la moglie Kelly Preston, madre di Jett, scomparsa ad agosto del 2020 a 57 anni.

Il ricordo di John Travolta

Con un post sui social, l'attore ha voluto ricordare ancora una volta suo figlio nella data più importante, scrivendo poche ma sentite parole: "Mio carissimo Jetty, mi manchi più di quanto le parole possano dire. Ti penso ogni giorno. Buon compleanno. Ti voglio bene, papà". Il ragazzo, che era affetto da una particolare forma di autismo, la sindrome di Kawasaki, che provocava sin da piccolo attacchi epilettici. Il ragazzo fu infatti trovato morto in bagno dopo un attacco che gli aveva fatto battere la testa e perdere i sensi.

L'attore e la moglie

Kelly Preston non hanno mai smesso di ricordare il figlio, ma dall'agosto 2020 Travolta è costretto a farlo da solo. Preston, infatti, è morta a 57 anni a causa di un cancro al seno. L'attrice aveva combattuto la sua battaglia in silenzio e aveva espresso il desiderio che la sua malattia restasse privata, per potersi concentrare sui suoi affetti lontana dai riflettori. A rivelarlo, lo scorso anno, era stato il portavoce della famiglia a People. Lo scorso anno il Daily Mail riportava in esclusiva la notizia che Travolta avrebbe ringraziato i medici che fino all'ultimo hanno provato a salvare la vita di Kelly, prendendo nettamente le distanze dal culto di Scientology. L'organizzazione alla quale l'attore era devoto da oltre 40 anni, riconosciuta negli Stati Uniti come una vera e propria religione, contraria alle cure mediche verso i pazienti oncologici.

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