Frank Matano: “Per lanciare il mio canale ho imbrogliato, mi appoggiavo alle pagine di Vasco e Jovanotti”

Ospite del programma condotto da Alessandro Cattelan, Hot Ones Italia, è stato Frank Matano. Il comico italo-americano ha risposto alle domande del conduttore sottoponendosi alla sfida dell'assaporare le sempre più piccanti alette di pollo, mettendo a dura prova la sua concentrazione oltre che le sue papille gustative. All'inizio dell'intervista, il comico ha raccontato anche alcuni aneddoti riguardanti il suo ingresso nel mondo del web, con il canale di scherzi telefonici che lo ha poi reso famoso.
Frank Matano e gli inizi su Youtube
Ora Frank Matano è un volto della tv anche piuttosto noto: giudice di Italia's Got Talent, conduttore di programmi comici come Lol-Chi ride è fuori, di cui è stato anche concorrente, ma i suoi inizi risalgono ad una piattaforma come YouTube, di cui è stato senza dubbio uno dei pionieri. Cattelan, infatti, gli chiede come gli sia venuta l'idea di aprire un canale e Matano spiega:
L’anno in cui io è nato YouTube io stavo in America, era il 2005, e infatti da adolescente guardavo questi youtuber e mi sono detto che averi voluto aprire un canale anche io. Quando è arrivato l’Adsl nel mio paese, io mi sono aperto il Channel chiamandolo La mente contorta perché avevo copiato il nome di un utente americano, che si chiamava The Wine Cone, che significa il cono al vino tipo e io ho fatto il nome a tre parole.
Alla domande se, però, sia stato tutto frutto dell'istinto o anche di altro, il comico risponde dicendo: "La cosa più furba che ho fatto è stata caricare un video a settimana e questa cosa ha pagato tantissimo". Ed è qui che aggiunge un aneddoto anche simpatico, su come lanciava il suo canale i primi mesi:
Ho fatto degli imbrogli. Andava forte My Space e andavano forte le pagine di Vasco Rossi, Ligabue, Jovanotti, c’era grande ingenuità all’epoca e le loro pagine avevano il codice him abilitato nei commenti, ciò significa che potevo legare un video un video di YouTube lì e mandarlo in autoplay se cambiavi uno string, quindi tutti quelli che andavano sulla pagina di Jovanotti, Ligabue, mi davano la visita, anche se non se lo vedevano.
La stand up comedy in America
La cultura americana ha influenzato tantissimo il suo modo di scherzare, lo racconta dicendo di aver fatto scorpacciate di late show e di aver visto le video cassette registrate dallo zio con i programmi che non arrivavano in Italia. Per cui, una volta negli States, quando già il suo nome qui era anche abbastanza noto, decise di partecipare ad uno spettacolo di stand up, ricordando anche l'emozione di quel momento:
Tre minuti, sono andato ad informami di quello che dovevi fare per iscriverti, c’è un giorno della settimana, il Comedy Club era The Laugh Factory, dovevi andare il mercoledì alle 3 del pomeriggio e prendono i primi 15, io sono andato a mezzogiorno, già ce n’erano una decina, uno meno divertente dell’altro, poi sono andato e quello che mi ha annunciato a me batteva tantissimo il cuore, perché avevo idealizzato la comicità americana, ma a me bastava stare lì, dove erano stati Robin Williams e altri. Mi ero scritto delle battute, ma solo la prima ha fatto ridere, le altre un po’ meno, alcune su mia nonna erano un po’ tristi.